Quando l’Agenzia delle en­trate annunciò la nascita di un software anti-evasione fiscale chiamato Serpico, dal nome del poliziotto americano degli Anni 70 che si era quasi fatto ammazzare per comb...

Economia postato da thebirdnews || 7 anni fa

 Quando l’Agenzia delle en­trate annunciò la nascita di un software anti-evasione fiscale chiamato Serpico, dal nome del poliziotto americano degli Anni 70 che si era quasi fatto ammazzare per combattere il crimine (prima di diventare il protagonista di un film di culto con la faccia di Al Pacino), tutti pensarono che il braccio della legge avrebbe finalmente raggiunto i contribuenti infedeli. Sono passati sei anni e non solo l’evasione è ancora massicciamente fra noi, ma nel frattempo il Fisco ha messo a dura prova la pazienza di tanti contribuenti onesti con le incongruenze tipiche dei sistemi automatici che sfuggono alla sorveglianza dell’occhio umano.

Su tutti, il caso che si verificò nell’estate del 2014, con le 75 mila lettere mandate «a puro scopo informativo» che segnalavano presunte incongruenze nella dichiarazione dell’anno precedente, suggerendo di integrarla pronta­mente per non incorrere nella verifica del redditometro. Evidentemente erano tali solo sulla carta e non in grado di reggere al contraddittorio con i diretti interessati, se è vero che nella stragrande maggioranza dei casi l’Agenzia non ha neppure provato a insistere.

È esattamente questo il limite di Serpico. Il super­poliziotto fiscale avrebbe dovuto consegnarci schiere di evasori, ma continua a cercare faticosamente di individuarli sulla base di elementi presuntivi. Mettendo da parte l’enfasi a cui la politica e l’amministrazione fiscale ci hanno abituato da anni si può definirlo un’interfaccia (gestita dalla società informatica Sogei) dell’Anagrafe tributaria che consente al Fisco di associare fra loro le informazioni provenienti dalle fonti diverse (128 banche dati).

È Serpico a dire alle migliaia di uomini del Fisco impegnati negli accertamenti che lo stesso contribuente che dichiara un certo reddito ha acquistato un’automobile, uno yacht o un appartamento, ha sottoscritto una polizza di assicurazione, pagato un biglietto aereo, una stanza d’albergo oppure regalato un gioiello. Di più, Serpico è anche in grado di riportare l’andamento del suo conto corrente bancario. E una volta tirate le som­me, segnala se in tutta questa selva di dati sono presenti anomalie che lo fanno considerare un sospetto evasore.

Fonte: http://thebird.altervista.org/serpico-il-software-poliziotto-bravo-a-spremere-i-contribuenti-onesti/