Una notizia che è motivo d'imbarazzo per la Santa Sede, soprattutto in pieno Conclave. A darne l'anteprima è Repubblica: nel palazzo di proprietà del Vaticano di via Carducci al civico 2, nel cuore...

Scandaloso; Palazzo del Vaticano: la più grande sauna gay d’Italia

Italia postato da modchip_mc || 11 anni fa

Una notizia che è motivo d'imbarazzo per la Santa Sede, soprattutto in pieno Conclave. A darne l'anteprima è Repubblicanel palazzo di proprietà del Vaticano di via Carducci al civico 2, nel cuore di Roma, risiedono la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) e la più grande sauna gay d'Italia. Uno scherzo del destino? È più probabile si sia trattato di pura casualità, una coincidenza surreale. Tutto ha inizio con una trattativa immobiliare costata alla Santa Sede la bellezza di oltre 20 milioni di euro e conclusasi grazie al cardinale e Segretario di Stato Tarcisio Bertone nel 2008.

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Il fatto curioso è che gli appartamenti sono stati venduti per più del doppio del loro valore e da una piccola società di mediazione immobiliare di Busto Arsizio, la "Mag. Industrie srl.", che non era proprietaria del palazzo. L'immobile, peraltro, non ha apportato alcun vantaggio allo Stato poiché considerato extraterritoriale quindi soggetto ai Patti Lateranensi (leggi: esenzione fiscale come fosse un luogo di culto). La sauna incriminata è l'Europa Multiclub Saune&Gim, un circolo ricreativo a cui si accede solo se muniti di tessera Arcigay di proprietà della società "Ram3 Group srl.", che ne acquistò i locali nel settembre del 2004. Completa di sauna filandese e bagno turco, il club organizza party a tema che sponsorizza tramite il sito e si affaccia sulla terrazza dell'appartamento di 12 vani del cardinale Ivan Dias, prefetto emerito della Congregazione e noto conservatore che ha definito l'omosessualità come malattia dell'anima. Pare che Dias si sia lamentato in più occasioni degli effluvi e dei vapori di bromo che arrivano fino al suo terrazzo. L'imbarazzo aumenta se si pensa che il palazzo include anche gli appartamenti e il refettorio di una quindicina di sacerdoti che lavorano per la Congregazione. Ma è cosa di poco conto se si considerano i misteri e le stranezze della compravendita dell'immobile.