Da uno studio condotto dal studio Preservation Green Lab del National Trust for Historic Preservation dal titolo “La quantificazione dell’impatto ambientale del riutilizzo di edifici” si ipotizza che il riutilizzo degli edifici esistenti abbia un impatto ambientale minore rispetto alla costruzione di nuovi immobiliare bologna. La ricerca ha valutato quattro fattori: i cambiamenti climatici, la salute dell’uomo, la qualità dell’ecosistema e l’esaurimento delle risorse. Questi fattori, relazionati con sei tipologie differenti di costruzione villette, case plurifamiliari, uffici commerciali, costruzioni ad uso misto, scuole elementari e depositi. Nello specifico, il rimodernamento e la ristrutturazione di edifici esistenti possono garantire un livello soddisfacente di efficienza energetica e permettono sempre di risparmiare in costi d’impatto ambientale rispetto alla demolizione e alla costruzione di edifici nuovi. Lo studio, dimostra che occorrono molti anni per compensare l’emissione di CO2 dalle nuove costruzioni rispetto alla ristrutturazione di edifici esistenti. Lo studio, si è basato sulla comparazione di edifici nuovi e riutilizzati su un arco di tempo di 75 anni. Dall’analisi è emerso che un nuovo edificio energeticamente efficiente impiega dai 10 agli 80 anni per compensare i cambiamenti climatici generati dalla costruzione mentre la ristrutturazione riduce i cambiamenti climatici. Infine negli ultimi 32 anni negli stati Uniti il recupero storico di edifici ha creato oltre due milioni di lavori e prodotto 90 miliardi di dollari in investimenti privati, il 50% in più della produzione di edifici da zero. Dunque, lo slogan per il futuro è recuperare, non costruire ex novo. Per ulteriori informazioni: agenzie immobiliari bologna