Volgendo uno sguardo al passato, tanto per avere un ottica generale della situazione, il primo trimestre del 2011 si trova a portata di mano quell’insieme di dati utili a confermare la ripresa del ciclo economico. Si tratta di risultati di carattere provvisorio inerenti quello che è l’andamento dei settori importazione/esportazione tra i mesi di gennaio e marzo dell’anno corrente. L’export provinciale registra una crescita indicativa pari ad +12.3% e per alcune province (come ad esempio Bergamo) maggiormente ridotta se confrontata alla media regionale ma comunque ben ancorata ad un percorso caratterizzato dal lento riavvicinarsi ai toni mantenuti nel periodo pre-crisi, ante 2008. Il settore delle importazioni presenta un aumento ben più marcato che si aggira intorno al +29.5% in risposta ad un effetto di congiunzione tra diversi fattori: un palese rincaro per le materie prime sul mercato internazionale (come i metalli per la realizzazione di guide di scorrimento e lame industriali), la ridotta integrazione delle industrie all’interno delle catene internazionali del valore, importazioni che presentano un grado di penetrazione sempre maggiore. Le esportazioni che hanno rivelato progressi più evidenti riguardano certamente il settore dei metalli compresa la produzione di strumenti e mezzi per la lavorazione industriale, gomma e plastica, apparecchi elettrici e mezzi di trasporto. Giunge qualche timido segnale di rallentamento per quanto riguarda la dinamica che fa da sfondo al commercio con l’estero: un tendenziale calo di esportazione verso le regioni orientali dell’Asia e dell’Africa settentrionale, aree che rimangono tutt’ora intaccate dagli effetti del recente terremoto avvenuto in Giappone e dalle tensioni di carattere politico che hanno interessato Maghreb. Per ulteriori informazioni guide per macchine utensili