Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo, nello scorso maggio, ha approvato la Linea Guida per il retrofit dei refrigeranti HFC ad alto GWP con refrigeranti...

Refrigeranti ad alto GWP: linee guida per il retrofit

Salute e Benessere postato da AleLonghi || 5 anni fa

Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo, nello scorso maggio, ha approvato la Linea Guida per il retrofit dei refrigeranti HFC ad alto GWP con refrigeranti a minor GWP non infiammabili.

Vista la molta confusione nel settore riguardo al retrofit tra i “vecchi gas” e i “nuovi”, il comitato ha stabilito che fosse necessario emanare una circolare con le buone pratiche di retrofit indicando, ancora una volta, che lo stesso si può eseguire solo con refrigerante non infiammabile.

 

Il Regolamento n. 517/2014 dell’Unione Europea ha stabilito un sistema di quote che, dal 2017, ha imposto una severa restrizione alla vendita di refrigeranti ad alto GWP, largamente diffusi negli impianti di refrigerazione e negli impianti di condizionamento.

 

La sigla GWP sta per global warming potential, in italiano potenziale di riscaldamento globale. Questo potenziale esprime il contributo all’effetto serra di un gas serra relativamente all’effetto della CO2. La maggior parte dei refrigeranti alternativi non risultano infatti consoni all’utilizzo all’interno degli impianti già funzionanti per colpa di alcune loro caratteristiche di infiammabilità, tossicità e/o alle elevate pressioni operative.

 

Per questi motivi, stiamo assistendo ad una crescente attenzione dei produttori di refrigeranti nello sviluppo di miscele basate sui refrigeranti HFO, che possano così risultare idonee per la conversione degli impianti esistenti.

 

Gli HFO (Hidro Fluoro Olefine) sono idrocarburi fluorurati e oggi rappresentano la 4° generazione di gas refrigeranti fluorurati, e sono attualmente la miglior risposta a un mercato che chiede prodotti sicuri per gli utilizzatori e rispettosi dell’ambiente.

 

Per la sostituzione dei refrigeranti, è consigliabile tener conto dei seguenti criteri (basati sulle indicazioni che ci sono fornite dalla EN 378-4:2016):

·         Infiammabilità: alcune miscele sono leggermente infiammabili e non adatte a molti impianti esistenti

·         Prestazioni: in caso di sovradimensionato, è permessa una piccola riduzione della capacità frigorifera. Quello che non dovrebbe mai essere consentito è la riduzione dell’efficienza energetica.

·         Pressione: nel caso in cui i nuovi refrigeranti abbiano una pressione operativa e di fermo impianto maggiore, vi sono conseguenze sulla pressione massima ammissibile dell’impianto.

·         Temperatura di scarico: per molte miscele la temperatura di scarico risulta essere maggiore di quella dei vecchi refrigeranti e ciò può rappresentare un problema.

·         Oil: è necessari verificare che l’olio utilizzato nel circuito sia compatibile con il refrigerante.

·         Compatibilità con i componenti: prima di eseguire il retrofit è necessario consultare il produttore in modo da non invalidare le garanzie e da assicurare che le prestazioni e la capacità frigorifera originale siano rispettate.