La sconfitta del Sì al referendum complica la partita dell'Italicum. La Corte Costituzionale è chiamata da tre tribunali - Messina, Torino e Perugia - a valutarne la legittimità e la 'spinta' per...

Italia postato da thebirdnews || 7 anni fa

 La sconfitta del Sì al referendum complica la partita dell'Italicum. La Corte Costituzionale è chiamata da tre tribunali - Messina, Torino e Perugia - a valutarne la legittimità e la 'spinta' per un intervento forte sulla legge potrebbe diventare più pressante. Un rimpallo politico su chi debba fare il primo passo per cambiarla è già iniziato, e a Renzi che ha detto che l'onere spetta al fronte del No Brunetta risponde che "spetta a tutto il Parlamento".

La Corte avrebbe dovuto esaminare l'Italicum il 4 ottobre; ma il 19 settembre decise di far slittare tutto a data da stabilire proprio per evitare interferenze prima del referendum. Va quindi fissata una nuova data, ma le incognite sono molte e probabilmente si chiariranno solo poco prima di Natale o subito dopo. Quando ci fu il rinvio, si disse che l'udienza si sarebbe tenuta nella seconda metà di gennaio o a inizio febbraio. Ora, però, una variabile importante è data dal tipo di governo che prenderà forma dopo le dimissioni di Renzi. Se si tratterà di un esecutivo tecnico o istituzionale, guidato per esempio da Padoan o Grasso, allora - spiegano fonti vicine alla Corte - è più probabile un'anticipazione dell'udienza così da chiudere il capitolo. Se invece l'incarico sarà dato a un politico - tra i nomi circolano Franceschini, Delrio - potrebbe prevalere la volontà di attendere e capire che quadro si delinea.

Da un punto di vista tecnico, anche imprimendo il massimo dell'accelerazione, l'udienza difficilmente potrebbe essere riconvocata prima della metà di gennaio. A dicembre andrebbe a sovrapporsi con le cause già a ruolo. Inoltre ci sono i tempi dovuti alle notifiche alle parti, che vanno esaurite entro 20 giorni dalla comunicazione della nuova udienza. In questo caso si tratta di una trafila più che altro formale, perché le parti si erano già costituite per il 4 ottobre e avevano depositato memorie. Ma la stessa Avvocatura dello Stato, chiamata a difendere l'Italicum per conto del governo, dovrà, quanto meno formalmente, verificare se il mandato già ricevuto resti identico con un nuovo Esecutivo o un nuovo premier.

Fonte: http://thebird.altervista.org/referendum-italicum-si-riapre-la-partita-consulta/