Dopo le proteste dei giornalisti del Tg2 di fronte al possibile trasferimento a Milano, si sollevano anche i membri del consiglio di amministrazione, lasciati all'oscuro del documento rivelato dal...

Italia postato da thebirdnews || 7 anni fa

Dopo le proteste dei giornalisti del Tg2 di fronte al possibile trasferimento a Milano, si sollevano anche i membri del consiglio di amministrazione, lasciati all'oscuro del documento rivelato dal nostro settimanale in edicola da domenica. E il senatore forzista commenta: "Comportamento vergognoso"

 Dopo i giornalisti, è il turno dei consiglieri di amministrazione e dei senatori. La pubblicazione delpiano segreto della Rai, servizio di copertina dell'Espresso in edicola da 27 novembre, alimenta i malumori anche nel cda della tv di stato.

L'esclusiva del nostro settimanale,parzialmente anticipata online , ha fatto infuriare per primi il comitato di redazione del telegiornale del seconda rete , che ha chiesto una smentita ufficiale sulla possibilità (inclusa nel piano) di un trasferimento a Milano della redazione.

Le nuove critiche al "piano Verdelli", e soprattutto al modo in cui è diventato di dominio publico, arrivano invece dai consiglieri di amministrazione di viale Mazzini. «Il metodo mi sembra allucinante, il cda è stato totalmente bypassato», dichiara all'Ansa il consigliere Arturo Diaconale: «Serve una riflessione di carattere generale: l'azienda è stata riformata da una legge che ha attribuito tutti i poteri alla direzione generale, di fatto trasformando il capo azienda in amministratore delegato. Ora ci troviamo di fronte a vicende che creano un problema di responsabilità oggettiva di chi detiene il potere: non sto parlando delle persone, ma del funzionamento della legge. Credo che sia una questione da sollevare in cda».

Sui punti fino a ora emersi del piano, il giudizio non è meno critico: «Mi sembra complicato fare una riflessione sul merito che è ancora ignoto, a parte anticipazioni generiche, anche se penso che l'idea di spostare il Tg2 a Milano sia un po' datata e rischi di innescare un meccanismo che Cavour aveva previsto quando pose come condizione il ruolo di Roma come capitale d'Italia. Insomma se ne poteva fare a meno, ma per fare un discorso serio - ribadisce - è necessario vedere il piano nella sua interezza».

Fonte: http://thebird.altervista.org/rai-la-rabbia-di-gasparri-e-del-cda-per-il-piano-rivelato-dallespresso-e-scandaloso/