Uno dei tormentoni che si sentono nei telegiornali riguarda l'euro. La moneta unica europea è un po' l'incubo dei cittadini italiani. Molti infatti attribuiscono proprio all'unificazione valutaria la situazione complicata che sta vivendo da qualche anno la nostra economia. Ammettiamolo, molti hanno invidiato i cittadini inglesi che hanno potuto votare per la Brexit. Anche se in realtà, va ricordato che la loro adesione alla UE è sempre stata parziale, visto che non ha mai coinvolto la loro moneta. Non per niente si parlava di un'Europa a due velocità. Questo proprio per indicare che c'era chi, come gli inglesi, non avevano rinunciato al loro amato pound. Insomma, qualcuno ha odiato l'euro fin dall'inizio.

Ai tempi della Lira...

Ma noi come stavamo ai tempi della Lira? Sappiamo che il cambio con l'Euro è stato di 1900 e passa lire contro un euro. Tantissimo. Si parlò già all'epoca di ipervalutazione della Lira. Non tutti sanno, però, che ci fu un tempo in cui la forza della Lira nei confronti del biglietto verde fu notevole. Diciamo qualcosa di simile al cambio euro dollaro oggi (in termini di forza si intende). E già. Nel 1979 con sole 790 lire si poteva ottenere un dollaro. E non c'era alcuna forzatura: eravamo forti per nostri meriti, perché la nostra economia andava a gonfie vele. Poi le cose sono andate peggiorando, fino a giungere ad un picco di 2346 lire per avere un dollaro in cambio. Questo sempre nell'epoca ante-UE.

Oggi però non ci pensiamo più. C'è l'euro che ci tromenta. Ci sono i problemi relativi all'armonizzazione delle normative interne con quelle comunitarie. Ci sono le decisioni della BCE anziché quelle della Banca d'Italia. Ci sono i problemi dell'occupazione che ci tormentano. Quelli delle tasse. Ovunque ci giriamo ci chiedono euro, euro e ancora euro. Un tormento.