Un mito da sfatare

Quando si pensa ai puzzle, spesso si pensa subito ad un gioco per bambini, infanti di pochi mesi o anni, che si ritrovano a dover ricostruire un disegno, una immagine, una foto; divisa in tanti tasselli differenti e mescolati tra loro senza alcun ordine logico.
Perlomeno inizialmente.
Il tutto è studiato affinchè, alla fine, questa marea di tasselli possano andare a formare un unico grande blocco, che prenderà (ed avrà) le sembianze di una immagine ben precisa.

Divertente si.. Ma pur sempre un gioco per piccini.

Nulla a che vedere con l’arredamento, ma solo un oggetto studiato per rallegrare e far sollazzare i bimbi, ma che mai potrà dare una sensazione piacevole a noi “grandi”.

Nulla di più sbagliato.

L’evoluzione dei Puzzle

Avete mai pensato che, ciò che ci attira da piccoli, grazie ai suoi colori, alle sue forme, alla sua vivacità; spesso ci dona una sensazione piacevole anche da adulti ?
Si, in quanto coloro che inventano e progettano questo genere di prodotti, hanno delle competenze artistiche, e conoscono bene (o perlomeno studiano a fondo) i gusti della mente umana.

Gusti che comunque, rimangono orientativamente gli stessi anche quando si va avanti nell’età.
Si cresce, ed immancabilmente non si gioca più, ma ciò non vuol dire che il nostro “fanciullo interiore” (la citazione è voluta) non rimanga vivo dentro di noi.

Allora perché non sfruttare questo piccolo e semplicissimo “capolavoro” per arredare la nostra casa, il nostro ufficio e qualsiasi genere di ambiente?
Perché non far sì che quell’immagine scomposta del puzzle non sia proprio una nostra foto, personalizzando così uno degli oggetti più semplici ma geniali ancora in commercio ?

Tutto questo è ciò che avrete decidendo di personalizzare con le vostre foto un puzzle.
Come farlo ?
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