La dottoressa Silvia Parisi, psicologa a Novara, ci parla dell'ipotesi di trasmissione del disturbo bipolare legata al cromosoma X. L'ipotesi di trasmissione del disturbo bipolare legata al cromoso...

Psicologa Novara, Dott.ssa Silvia Parisi: Ipotesi della trasmissione del disturbo bipolare.

Medicina postato da PsicologaCuneo || 5 anni fa

La dottoressa Silvia Parisi, psicologa a Novara, ci parla dell'ipotesi di trasmissione del disturbo bipolare legata al cromosoma X.

L'ipotesi di trasmissione del disturbo bipolare legata al cromosoma X viene avanzata per la prima volta nel 1934. Perché? Perché alcuni studiosi costatano del disturbo colpisce i soggetti (maschi e femmine) nati da madre malata, mentre non è trasmesso i figli maschi nati da padre malato. Oltre a questo, si osserva disparità di frequenza ai due sessi (2:1 per le femmine, oltre ad una percentuale maggiore di femmine ammalate tra i parenti di primo grado).

l' ipotesi di trasmissione legata al cromosoma X è testata attraverso studi di linkage e si basano, in particolare, sull'utilizzo di numerosi marcatori (posti sullo stesso cromosoma). Il gene responsabile del disturbo bipolare, infatti, segrega in maniera indipendente dal gruppo sanguigno Xg. I risultati di linkage positivi sono confermati da 15 studi condotti su 61 famiglie appartenenti a parecchi paesi: Stati Uniti, Israele, Belgio, Italia, Inghilterra e Francia. L'insieme dei risultati suggerisce la presenza di un locus maggiore di suscettibilità per il disturbo bipolare, situato nella regione Xq27-28 sul braccio lungo del cromosoma X. Alcuni dati suggeriscono che il disturbo bipolare X-linked possa manifestarsi precocemente, prima dei trent'anni.

Si incontrano notevoli difficoltà nel replicare simili risultati, probabilmente dovute all'eterogeneità genetica che si verifica allorché un fenotipo ammalato sia causato da differenti alleli mutanti su differenti loci.

 

Articolo scritto da: Psicologa Novara, Dott.ssa Silvia Parisi