Le banche e gli istituti di credito offrono molti prodotti finanziari che aiutano ad affrontare le grandi e piccole spese, che si tratti di mutui o di più piccoli finanziamenti. A volte capita che nel corso degli anni si è costretti a ricorrere più volte a questi strumenti e che alla fine ci si ritrovi con molte rate da pagare. Quando non si riesce ad affrontare tutti i pagamenti si può ricorrere al consolidamento debiti; si tratta in poche parole di accorpare tutti i debiti in essere in un unico debito con una unica rata più bassa.

In genere per il consolidamento si erogano somme non superiori a 30 000 €  e la durata massima non supera le 120 rate. La società erogante che accetta la richiesta provvede lei stessa a saldare tutti i debiti del richiedente, stipula un contratto con rate più leggere della somma di quelle estinte. In più molto spesso si richiede un importo maggiore del debito precedente per lasciare della liquidità.

Molte volte per arrivare al consolidamento debiti si utilizza la cosiddetta cessione del quinto. La cessione del quinto è un forma di prestito personale un po’ particolare, infatti per calcolarlo si utilizza l’importo dello stipendio o pensione e viene concessa una rata non superiore alla quinta parte della retribuzione.

Sembra quasi incredibile ma la cessione del quinto è in uso già dal 1861, grazie al Re Vittorio Emanuele II, il quale lo introdusse per dare speciali privilegi ai dipendenti statali. Questo tipo di prestito è destinato esclusivamente a lavoratori dipendenti, non ha importanza se siano statali, parastatali, o appartenenti ad una ditta privata, in più possono accedervi anche tutti i pensionati.