Pozzallo (RG) - Ha preso il via ieri sera sul Lungomare Pietrenere la Festa provinciale di Sinistra Ecologia Libertà. La serata inaugurale è stata dedicata all’intrattenimento con concerti, spett...

Pozzallo (RG), Festa provinciale di SEL, stasera comizio del coordinatore regionale Erasmo Palazzotto

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Pozzallo (RG) - Ha preso il via ieri sera sul Lungomare Pietrenere la Festa provinciale di Sinistra Ecologia Libertà.

La serata inaugurale è stata dedicata all’intrattenimento con concerti, spettacoli, mostre e presentazioni di libri. Questa sera, la politica tornerà in primo piano con i comizi del coordinatore regionale di SEL Erasmo Palazzotto e del coordinatore provinciale di SEL Antonio Calabrese (anfiteatro, dalle ore 21,30).

Tra gli appuntamenti di oggi, si segnalano alle ore 19 un’azione dimostrativa di Guerrilla gardeging (ripulitura di spazi verdi abbandonati e messa a dimora di arbusti e piantine); la presentazione del libro “I volti del primo marzo. Voci da un’altra Italia” (Marotta & Cafiero editori) di Rosario Cauchi, Massimiliano Perna, Giorgio Ruta, Francesco Di Martino, Giuseppe Portuesi (Spazio dibattiti, ore 21,30); la proiezione del video “Fuori da Mineo” del Collettivo Frame off e lo spettacolo “Notte sotto le stelle” dei Muòrika mia” (anfiteatro, ore 21).

Tornando alla serata inaugurale, l’attore Enzo Ruta ha letto brani di Andrea Camilleri nel padiglione che ospita la mostra fotografica “I luoghi di Montalbano” di Giovanni Sarto. A seguire, nello spazio dibattiti, lo scrittore pozzallese Carlo Ruta ha presentato il suo libro “Narcoeconomy. Business e mafie che non conoscono crisi” (Castelvecchi Editore). La lotta al narcotraffico, ha detto Ruta, ha fatto registrare finora soltanto sconfitte. E un immenso sperpero di denaro. Sullo sfondo di una crisi che spinge numerosi Paesi verso bancarotta, le uniche economie solide sono quelle fondate sulla droga. Un giro d’affari enorme, stimato in circa 500 miliardi di dollari, pari al fatturato complessivo delle prime sette case automobilistiche del mondo, un terzo del Pil dell'intero continente africano. Un business planetario che genera morte, violenza, corruzione. E che connivenze di governi nazionali e organismi internazionali impediscono di contrastare seriamente. A fronte di ciò, ha continuato lo scrittore pozzallese, l’unica via d’uscita è quella di liberalizzare e legalizzare la produzione e il consumo di droga. Così si strapperebbe il business dalle mani della mafie per porlo sotto il controllo dello Stato, che potrebbe svolgere al contempo scoraggiare il consumo di stupefacenti, così come oggi avviene per le sigarette. Per far sì che questa misura sia efficace, occorre però che la decisione investa tutti i paesi e gli organismi internazionali.

Vari momenti di spettacolo hanno animato l’anfiteatro, con le esibizioni della crew pozzallese Area 8 Klan e della cover band Cold Desert, mentre centinaia di persone affollavano gli stand gastronomici, con i prodotti di Libera Terra e del commercio equo e solidale, e gli spazi espositivi dedicati ai libri e all’artigianato locale, in un’atmosfera di festa popolare.