Un ponte di solidarietà partito dall'Africa, passato da Mantova e arrivato a Bergamo ai Riuniti ha permesso di salvare la vita a bambini africani. E per altri piccoli della Guinea Bissau si concr...

Medicina postato da foresto || 13 anni fa

 

Un ponte di solidarietà partito dall'Africa, passato da Mantova e arrivato a Bergamo ai Riuniti ha permesso di salvare la vita a bambini africani. E per altri piccoli della Guinea Bissau si concretizza per i prossimi mesi la speranza di poter guarire da gravi malformazioni cardiache. È cominciato tutto un anno fa, dalla segnalazione di una associazione onlus, che si occupa di adozioni a distanza e dello sviluppo e del sostegno scolastico e sanitario per bambini africani: l'associazione si chiama «I bambini del mondo» e ha sede a Mantova; questa onlus, collaborando con un'altra onlus, della Guinea Bissau, che si chiama «Cèu e terras», decide di aiutare alcuni piccoli africani, 5 per la precisione, con gravissime malformazioni cardiache e che in Africa non avrebbero mai avuto la possibilità di essere curati.

 

«I bambini del mondo» prende contatti con gli Ospedali Riuniti e chiede la possibilità di sottoporre qui, a Bergamo, i piccoli cardiopatici agli interventi chirurgici che avrebbero ridato loro salute e serenità. «E noi, ben volentieri abbiamo accettato – evidenzia Lorenzo Galletti, responsabile della Cardiochirurgia pediatrica – . È stata poi una grande gioia sapere che uno dei piccoli, di appena otto mesi, che avevamo curato in Italia, ha poi trovato qui anche una famiglia: il piccolo, infatti, è stato adottato da una delle responsabili dell'associazione "I bambini del mondo". Da questa prima esperienza, poi, è nata la collaborazione che ha portato nel 2010 altri piccoli dalla Guinea Bissau ai Riuniti». Infatti, sotto l'egida della Regione Lombardia, il ponte di solidarietà tra Africa, Mantova e Bergamo si è concretizzato con l'arrivo, nei mesi scorsi, nella struttura sanitaria di Largo Barozzi di altri quattro bambini: tre maschi, di 12, 4 e un anno e mezzo e una piccola di neppure 3 anni. I piccoli sono stati tutti seguiti nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica guidato appunto da Galletti e in quello di Cardiologia pediatrica, sempre ai Riuniti, guidato da Adele Borghi.

Fonte: http://www.ecodibergamo.it/