Il mercato petrolifero assorbe senza grandi contraccolpi il dato sulle scorte giunto in giornata dagli USA, e guarda con molta più attenzione a ciò che accade sul fronte OPEC. La possibilità concre...

Petrolio, scorte USa in calo ma Putin accende i trader

Finanza postato da serpentediterra || 6 anni fa

Il mercato petrolifero assorbe senza grandi contraccolpi il dato sulle scorte giunto in giornata dagli USA, e guarda con molta più attenzione a ciò che accade sul fronte OPEC. La possibilità concreta di un nuovo prolungamento dei tagli produttivi infatti ha acceso i mercati, dando una spinta alle quotazioni di Brent e WTI. Ma andiamo per ordine.

Calo delle scorte di petrolio

Nel corso della giornata dagli USA sono giunti i dati riguardo le scorte di petrolio dell'ultima settimana. Secondo il report dell'EIA (Energy Information Administration), c'è stato un fortissimo calo pari a 6,023 milioni di barili. Si tratta di una misura che ha sorpreso gli analisti, che si attendevano una contrazione molto più contenuta (-756 mila barili). Nella settimana precedente le scorte erano già diminuite di 1,846 milioni di barili. Tuttavia, come abbiamo visto sulla +500 (qui c'è la guida su come funziona Plus500 web trader) c'è stata una reazione molto contenuta da parte dei mercati. Sia il WTI che il Brent infatti si sono scostati poco dai valori della vigilia, e viaggiano rispettuivamente verso quota 50,50 e 56,04 dollari al barile.

Il punto è che l'attenzione dei trade si è spostata. Più dell'andamento delle scorte a interessare è la questione dei tagli produttivi messi in campo dall'Opec nell'ultimo anno. Si sta infatti intensificando il dialogo tra i produttori su una possibile estensione oltre la primavera del 2018, ma anche riguardo un possibile coinvolgimento di altri 10-12 Paesi. Ecco a cosa guardano i trader della miglior piattaforma di trading online.

L'intervento di Putin

Sotto questo aspetto oggi c'è stato un importante intervento del presidente russo Vladimir Putin, che ha fatto virare al rialzo le quotazioni dopo un avvio di settimana debole. Durante il suo intervento al Russian Energy Week Forum, il presidente ha detto che è possibile che si giunga ad una estensione fino a tutto il 2018 del piano di tagli produttivi a guida Opec. Ricordiamo che esso prevede un taglio di 1,8 milioni di barili al giorno.

I ribassi degli ultimi due giorni erano stati condizionati dai timori che il ritmo della produzione americana, rallentato all'inizio di settembre dall'uragano Harvey, stia registrando una nuova accelerazione con la rimessa in funzione dei siti estrattivi del Golfo del Messico.