Continua a tenere tutti sulla corda la situazione del petrolio. In attesa dell'imminente meeting di Algeri, è chiaro a tutti che occorre trovare un'intesa riguardo la produzione, ma è altrettanto c...

Petrolio di nuovo in calo. Si cerca un accordo tra produttori

Economia postato da serpentediterra || 7 anni fa

Continua a tenere tutti sulla corda la situazione del petrolio. In attesa dell'imminente meeting di Algeri, è chiaro a tutti che occorre trovare un'intesa riguardo la produzione, ma è altrettanto chiaro che ci sono ancora forti divisioni in merito. Il ruolo curciale è quello dell'Iran, che di abbassare i livelli di produzione non ci pensa proprio. L'obiettivo, anzi, è quello di raggiungere i livelli che aveva prima delle sanzioni. Non a caso l'ultimo vertice Opec ha fallito l'obiettivo proprio per l'opposizione iraniana.

Settimana tormentata per il petrolio

Intanto dopo il rally di giovedì, nell'ultimo giorno di mercato settimanale il prezzo del petrolio ha ritracciato. Sulla piattaforma per opzioni binarie 24option lo abbiamo visto scivolare sotto quota 46 dollari al barile, quando appena il giorno prima era risalito ben oltre quota 47. A pesare sul prezzo del greggio è anche il dollaro. La valuta americana si è rinforzata per via del nuovo aumento di possibilità che ci sia una stretta monetaria. Ed è chiaro che un biglietto verde più forte significa pagare il petrolio di più, per chi possiede altre divise.

Intanto arriva la notizia che i Paesi Opec e la Russia sarebbero d'accordo che occorre stabilizzare i prezzi del petrolio tra i 50 e i 60 dollari al barile. Questo almeno è quanto dichiarato dal ministro dell'Energia algerino, Noureddine Bouterfa. Ricordiamo che ci sarà un vertice informale dei produttori ad Algeri, il prossimo 26-28 settembre. «Le discussioni con i nostri partner mostrano che c'è un consenso sulla necessità di stabilizzare il mercato», ha spiegato Bouterfa.

Nel frattempo giunge una notizia che per certi versi può essere incoraggiante. Baker Hughes ha infatti annunciato che negli USa ci sono 7 nuove unità di trivellazione di greggio. Si tratta del decimo auemnto nelle ultime 11 settimane, il che significa che la recente ripresa delle quotazioni sta incoraggiando le compagnie petrolifere ad incrementare la produzione. Ma è chiaro che questi sono solo segnali. Finché non ci saràò un accordo tra produttori, la vicenda petrolio continuerà ad essere un problema per gli investitori.