Italiani sempre più innamorati del Car Sharing, almeno stando ai risultati provenienti dall'indagine condotta dall'Istituto Nielsen Italia: per 7 su 10 il servizio è eccellente e conveniente, un ch...

Attualità postato da Leonardo8 || 7 anni fa


Italiani sempre più innamorati del Car Sharing, almeno stando ai risultati provenienti dall'indagine condotta dall'Istituto Nielsen Italia: per 7 su 10 il servizio è eccellente e conveniente, un chiaro segnale che spinge a pensare che la tendenza volta ad intendere l'auto come sorta di status symbol da possedere ed esibire a tutti i costi, potrebbe essere al capolinea, un cambio di registro dovuto in parte alla crisi finanziaria, che ha reso irrinunciabili funzionalità e convenienza.

Una tesi che trova ampie conferme nelle parole dell'amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, autore dell'indagine “Automotive demand”: “contrariamente a quanto avveniva prima della crisi finanziaria, anche nel settore automobilistico sono avvenuti grossi cambiamenti per quel che concerne i consumi; oggi siamo di fronte ad una clientela più esigente e pragmatica, costantemente a caccia del miglior rapporto qualità prezzo, condizioni che hanno sicuramente contribuito al successo di questo servizio, nonostante per molti italiani rappresenti ancora una novità assoluta; i bisogni di base stanno dunque avendo la meglio sulla mera ostentazione di uno status symbol, almeno stando ai risultati emersi nel corso dell'indagine.

Una marea di consensi per la mobilità condivisa dunque: non a caso Milano e Roma, prime città in Italia a sperimentare il servizio di car sharing, hanno fatto registrare un vero e proprio boom di adesioni: per il 29% dei partecipanti al sondaggio, la macchina non è più uno status symbol, difatti, per l'84%, quest'ultima non è altro che un mezzo per spostarsi, tuttavia, ben il 50% ha dichiarato di essere intenzionato ad acquistarne una nel giro di 2 anni, con il 21% orientato verso il mercato dell'usato.

Percentuali significative per una nazione come l'Italia che solo da poco ha avuto modo di beneficiare dei vantaggi derivanti da questo tipo di mobilità, che di fatto, porta con sé un nuovo modo di muoversi permettendo di risparmiare sull'acquisto, assicurazione, carburante, garage, parcheggio e manutenzione. E' innegabile infatti che il car sharing dà vita ad un vero e proprio circolo virtuoso: meno traffico sulle strade, parcheggi meno intasati, minor inquinamento atmosferico e di conseguenza anche meno incidenti; difatti in genere questo servizio va a sfruttare la medesima logica del carpooling, che permette di ottimizzare i costi condividendo l'auto con colleghi, parenti e amici sia per quel che concerne il tradizionale tragitto casa-lavoro che gli spostamenti straordinari (vacanze, etc).

Italia ben presto come la maggior parte dei paesi europei? Stando alle statistiche risalenti all'anno 2012, nel vecchio continente sono stati circa 800.000 gli automobilisti che hanno beneficiato del servizio di car sharing, con ben 22.000 vetture condivise. Le stime parlano di circa 15 milioni di utenti coinvolti entro il 2020
per un totale di 240.000 veicoli coinvolti; per quel che concerne il “Belpaese”, nonostante il “ritardo” rispetto agli altri paesi europei, la voglia di risparmio e flessibilità sembra destinata a propagarsi a macchia d'olio.

Car sharing – Come funziona

Il car sharing tradizionale permette di disporre di una vettura esclusivamente quando se ne ha necessità a fronte della sottoscrizione di un abbonamento annuale; quest'ultima potrà essere prenotata telefonicamente o tramite internet e ritirata presso un parcheggio convenzionato. Oltre ai costi d'abbonamento, bisognerà pagare una tariffa in base al modello della vettura e del tempo d'utilizzo (ore, giorni, settimane) più un costo a chilometro che va ad includere anche le spese per il carburante. In seguito all'iscrizione, l'utente in genere ricevere un smart card, utilizzabile per dar via e concludere il noleggio: accostandola al parabrezza, si “sbloccheranno” le porte della vettura.

Comunque l' automobilista italiano si sa che alla propria quattro ruote, qualora non sia costretto, difficilmente è disposto a rinunciare, infatti come paese, deteniamo ancora la percentuale più alta di veicoli per famiglia, nei confronti di tutti gli altri paesi europei, proprio per questo spesso pur di rinunciare si opta per un buon usato con qualche anno di vita.

Fonte: http://www.bocars.it