Paolo Palvarini è psicologo e psicoterapeuta e da anni si occupa di psicoterapia dei disturbi del comportamento alimentare. È autore del volume Anoressia e Bulimia. Quali emozioni? L'approccio dina...

Salute e Benessere postato da ariannaci || 9 anni fa

Paolo Palvarini è psicologo e psicoterapeuta e da anni si occupa di psicoterapia dei disturbi del comportamento alimentare.
È autore del volume Anoressia e Bulimia. Quali emozioni? L'approccio dinamico esperienziale, nella collana Strumenti di Edizioni Psiconline.

L’ipotesi di partenza che ha ispirato questo libro è che le pazienti che soffrono di anoressia e bulimia presentino un deficit nella regolazione delle emozioni e che i sintomi costituiscano delle modalità disfunzionali atte a regolare le emozioni stesse.
Il testo propone un modello di trattamento finalizzato ad aiutare le pazienti a prendere contatto con le proprie emozioni conflittuali inconsce e a esprimerle in seduta.
Nella prima parte del libro presenta le teorie concernenti la patogenesi dei disturbi del comportamento alimentare, ponendo un’attenzione pressoché esclusiva nei confronti dei modelli di matrice psicodinamica. Riassume poi i principi di teoria e tecnica delle psicoterapie dei disturbi del comportamento alimentare. Infine, affronta il tema della gestione e della regolazione delle emozioni nelle pazienti anoressiche e bulimiche.
Nella seconda parte presenta i concetti fondanti la psicoterapia dinamico-esperienziale, cercando di introdurre il lettore alle diverse scuole esistenti di questa corrente della psicoterapia, evidenziandone le peculiarità tecniche e i concetti portanti di relazione reale ed esperienza emozionale correttiva.
La seconda parte include un glossario, che consente al lettore, non avvezzo alla terminologia dinamico-esperienziale, di chiarire il significato di alcuni termini che sono specifici di questo approccio, e lo aiuta a seguire al meglio l’esposizione dei casi clinici.
Nella terza e ultima parte, il lettore troverà la trascrizione dettagliata di alcune sedute, tratte da due prove di relazione – la prima con una paziente bulimica e la seconda con un’anoressica restrittiva – e da una psicoterapia, durata complessivamente venticinque sedute, con una paziente bulimica.
Nonostante il volume si rivolga principalmente a chi si occupa del trattamento di questi disturbi, la lettura risulta molto scorrevole, appassionante e rende il lettore emotivamente partecipe, soprattutto nella terza parte.
Abbiamo intervistato il Dott. Palvarini per comprendere meglio della psicoterapia dinamico-esperienziale.
L'intervista completa è pubblicata sul sito www.psicoitalia.it

D. Si discute molto delle patologie del comportamento alimentare, e molto viene scritto in proposito. Quali sono le novità che il suo volume propone?
R. In primo luogo il mio libro non tratta la questione da un punto di vista prettamente teorico. Il mio sforzo è stato quello di cercare di conciliare, e mi auguro di esserci riuscito, gli aspetti teorici con quelli clinici.
Se infatti le prime due parti del testo sono prevalentemente teoriche nell’affrontare la problematica dei disturbi del comportamento alimentare e nell’introdurre i principi della terapia dinamico-esperienziale, la terza parte è invece prettamente clinica.
In quest’ultima parte vengono infatti presentati tre casi clinici, due che riguardano pazienti bulimiche e uno di un’anoressica restrittiva.
L’aspetto che mi pare assolutamente peculiare del mio lavoro è che questi casi sono presentati attraverso delle vignette cliniche, ove vengono riportati i dialoghi che intercorrono tra paziente e terapeuta.
Mi pare che ciò possa essere di grande aiuto per il lettore, che in questo modo ha la possibilità di entrare nel vivo del trattamento.

D. Perché ritiene che questo modello di psicoterapia sia particolarmente indicato nel trattamento delle patologie del comportamento alimentare?
R. La risposta a questa domanda mi consente di integrare la risposta a quella precedente, nel senso che mi permette di mettere a fuoco il nesso forte che esiste tra, da un lato, concettualizzazione teorica circa la patologia del comportamento alimentare e, dall’altro, tecnica dinamico-esperienziale.
Sono molteplici le motivazioni che mi fanno ritenere particolarmente indicato l’approccio dinamico-esperienziale per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare.
In primo luogo la ricerca ha messo in evidenza che i processi di regolazione emozionale sono deficitari in queste pazienti; nel mio libro dedico un intero capitolo a questo argomento, che rappresenta dal punto di vista teorico il cuore pulsante di questo mio lavoro. Se quindi, come io ritengo, il sintomo alimentare diventa un mezzo per regolare le emozioni, peraltro in maniera disfunzionale, ecco allora che una terapia focalizzata sull’esperienza emozionale, e sulla sua regolazione diadica, nel qui ed ora della seduta, diviene a mio parere uno strumento
principe nel trattare questa patologia.
Un altro elemento a favore di questo approccio riguarda la qualità della relazione che si instaura tra paziente e terapeuta.
Già in passato Hilde Bruch, una delle maggiori studiose dell’enigma anoressico, mise in evidenza l’importante di favorire nella relazione con la paziente un’atmosfera carica di umanità e di genuino coinvolgimento da parte del terapeuta.
Il terapeuta dinamico-esperienziale, nel suo porre in primo piano il ruolo della relazione reale, intesa come relazione umana e personale, valorizza in maniera peculiare questo aspetto, senza peraltro sminuire il ruolo di altri fattori, quali il transfert o l’alleanza di lavoro.

D. Per concludere, a chi si rivolge il suo libro? A chi consiglia di comprarlo?
R. Ritengo che in primo luogo il mio libro sia rivolto a chi si occupa del trattamento di questi disturbi, quindi psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, nutrizionisti, medici internisti.
Come lei sottolinea in una domanda precedente il mio libro si presenta di agevole lettura e ciò mi fa presumere che possa essere fruibile anche da non specialisti.
In particolare, tenuto conto del fatto che coloro che soffrono di questi disturbi presentano solitamente un buon livello culturale, ritengo che le stesse pazienti potrebbero essere interessate a leggere questo libro.
D’altra parte una mia paziente anoressica in trattamento mi ha detto che lo sta leggendo e che si riconosce nella descrizione che viene fatta della condizione anoressica.

Fonte: http://www.psicoitalia.it/informazioni/psicologi/area-pubblica/parliamo-con-il-dott-paolo-palvarini-di-anoressia-e-bulimia.html