Ancora problemi con i virus, dopo conficker è arrivato anche Gumblar, un nuovo virus già individuato a marzo, ma che negli ultimi giorni ha intensificato la sua attività, suscitando l’allerta delle società e degli enti specializzati in sicurezza informatica. Secondo una società specializzata, Gumblar sarebbe responsabile del 42% di tutte le infezioni rilevate a livello globale.

Ecco come opera.
Gumblar sfrutta le falle presenti nelle applicazioni web più vulnerabili per insediarsi all’interno delle pagine web. Il suo obiettivo è di indirizzare gli utenti di Internet verso siti pericolosi o illegali. Questo obiettivo viene raggiunto modificando i risultati delle ricerche effettuate tramite Google dai netizen che utilizzano macchine infette.
I computer possono essere infettati anche nel caso in cui sul pc risultino installate versioni datate di Adobe Reader o di Flash Player, perché Gumblar sfrutta anche le vulnerabilità delle release più vecchie dei due software, riuscendo a eseguire codice malevolo sui PC degli ignari utenti.

Inoltre, tenta anche di sottrarre dati di login a server FTP. Nello specifico, scarica sulla macchina un’applicazione per sniffare i pacchetti di dati in transito e attiva la modalità promiscua della scheda di rete, in modo tale da intercettare le comunicazioni relative anche ad altre macchine eventualmente collegate in rete.

Il consiglio è di aggiornare i software del vostro computer con le versioni ultime dei programmi, ed in particolare il software Adobe Reader e Flash Player.