Nessuna modifica dell’art. 138!Battere nelle piazze il disegno reazionario di Letta-Alfano-Napolitano   Nel mese di dicembre la Camera voterà, in terza e ultima lettura, le modifiche dell’art. 138...

Nessuna modifica dell’art. 138!

Italia postato da piattaformacomunista || 10 anni fa

Nessuna modifica dell’art. 138!
Battere nelle piazze il disegno reazionario di Letta-Alfano-Napolitano

 

Nel mese di dicembre la Camera voterà, in terza e ultima lettura, le modifiche dell’art. 138 della Costituzione democratico-borghese, una norma di garanzia che pone dei limiti alle revisioni costituzionali.

L’obiettivo delle forze politiche favorevoli al Ddl del governo Letta-Alfano, che agiscono nel silenzio dei principali mezzi di comunicazione, è quello di manomettere l’art. 138, istituire un “Comitato di saggi”  controriformatori,  per poi procedere alla modifica di numerosi articoli della Costituzione.

In tal modo si punta a cambiare la forma dello Stato e del governo, passando a una Repubblica presidenziale di tipo autoritario, antidemocratica, che affosserà definitivamente la Resistenza, le sue conquiste, i suoi ideali.

L’obiettivo politico del governo Letta-Alfano, dei suoi sostenitori (PD, centristi, destre) e della Lega Nord, è raggiungere una maggioranza parlamentare che superi i 2/3, impedendo al popolo italiano di esprimere la propria voce con un referendum, portando così avanti l’operazione nei tempi dettati da Napolitano.

Questo è il losco disegno che va a continuare il piano eversivo di Gelli e di Berlusconi. Un disegno portato avanti da un governo che ha nel suo Dna l’involuzione autoritaria, poiché nato fuori e contro la volontà popolare, imposto dall’oligarchia finanziaria.

La svolta reazionaria risponde all’esigenza del grande capitale di massimizzare i profitti, di accrescere il suo dominio sull’intera società controllando completamente l’apparato statale.

E’ una svolta che ha le sue premesse nell’offensiva padronale volta a scaricare tutte le conseguenze della crisi sulle spalle dei lavoratori, nella politica di austerità che cancella i diritti sociali, nei diktat UE-BCE-FMI, nella politica di guerra della NATO, nelle continue ingerenze vaticane, nelle “larghe intese” antioperaie.

Ruberie, lusso e privilegi inauditi per i parassiti, sfruttamento a sangue e oppressione per la classe operaia e le masse popolari: ecco cosa sono oggi il liberalismo e il riformismo borghese!

L’ANPI ha lanciato una lettera  aperta ai cittadini e promosso manifestazioni locali il  24 novembre contro le modifiche dell’art. 138.

E’ un passo, che giunge dopo la manifestazione del 12 ottobre svolta sugli stessi temi, da compiere. Assieme alla chiarezza e alla denuncia politica dei responsabili della trasformazione reazionaria dello Stato e della società, serve la più decisa mobilitazione di classe e di massa.

Tutti in piazza il 24.11 e nelle giornate di dicembre in cui è previsto il voto definitivo alla Camera per smascherare e far fallire il disegno dei golpisti in guanti bianchi.

Difendiamo le conquiste, i diritti e le libertà democratiche conquistate dalla classe operaia, che la borghesia getta nella polvere per far sopravvivere il suo sistema agonizzante.

Rafforziamo l’opposizione di classe e di massa al governo Letta-Alfano, rilanciamo la necessità di formare un ampio Fronte popolare, per sconfiggere l’offensiva reazionaria e aprire la strada alla trasformazione qualitativa della società, ad una vera democrazia dei lavoratori, che si potrà realizzare solo con una Repubblica socialista!

 

20 novembre 2013                                                   Piattaforma Comunista

 

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