Con un investimento di 45 milioni di euro, NeroGiardini cerca di dare un impulso al suo export, assicurando alle filiali dislocate in Europa rifornimenti rapidi in 96 ore.

Italia postato da valma07 || 6 anni fa

NeroGiardini strizza gli occhi ai mercati d’oltralpe investendo nel consolidamento della propria rete di distribuzione europea, con l’intento di migliorare il proprio export, accrescere la propria immagine e consacrare i propri prodotti Made in Italy tra i  consumatori esteri.  Con un investimento di 45 milioni di euro, indirizzato verso la riorganizzare di tutto l’apparato logistico in chiave tecnologica, i leader di casa NeroGiardini cercano di dare un impulso al loro export, assicurando alle filiali dislocate in Europa rifornimenti rapidi in 96 ore. Nel restyling dell’azienda marchigiana, che pur mantiene inalterata nel tempo la sua immagine di produttore artigianale, s’inserisce lo spostamento dalla storica sede di Monte San Pietrangeli, in provincia di Fermo, al nuovo stabilimento di Campiglione, sempre a Fermo, con il trasferimento a 360° di tutto l’apparato legale e produttivo, compresi uffici, fabbrica, servizi per i dipendenti e polo logistico.

NeroGiardini, che ha fatto del Made in Italy il suo cavallo di battaglia, punta alla conquista dei mercati europei, in quanto la sola leadership sull’industria calzaturiera italiana non è sufficiente a garantire la giusta competitività nell’attuale sistema economico internazionale, sempre più globale e orientato all’innovazione. L’azienda titolare del famoso marchio di calzature e abbigliamento, impiega attualmente oltre 2000 persone, tra dirette e indirette, producendo ben 18 mila paia di scarpe al giorno: dal 2003 Nero Giardini, insieme a NG Nero Giardini, è una griffe di proprietà di B.a.g. Spa. Nel mirino della presidenza si punta ad incrementare l’export dall’attuale 23% al 50%, dopo la promettente chiusura nel 2016 con un fatturato di 209 milioni di euro:  tra le priorità aziendali, vi è non solo la riorganizzazione del proprio sistema logistico, ma anche la valorizzazione sistematica della propria identità all’estero, basata sull’artigianato Made in Italy. L’export è infatti strategico per permettere ad un’azienda di crescere e misurarsi con nuove entusiasmanti sfide ed opportunità di successo.

A motivare l’interesse verso l’accrescimento dell’azienda Made in Italy nel settore delle calzature in Europa, è intervenuto l’amministratore unico del marchio NeroGiardini Enrico Bracalente: “In Russia, Belgio e Olanda siamo presenti da dieci anni e i risultati delle vendite ci danno ragione: siamo tra i primi marchi della calzatura. Stiamo avendo ottimi risultati con le campagne vendita in Germania, Francia e Spagna, grazie a collezioni mirate, qualità del servizio e forti investimenti in comunicazione”. Dal nuovo stabilimento di Campiglione, che si estende su un’area di ben 230 mila metri quadrati, NeroGiardini lancia la sua sfida per raddoppiare il suo fatturato entro il 2020. Spiega il presidente Bracalente, alla cui carriera il sociologo Francesco Alberoni ha dedicato il libro-intervista Il segreto di NeroGiardini , divenuto famoso a livello internazionale: “Un marchio di scarpe deve fare sognare, offrire un mondo ideale al quale i clienti devono desiderare di appartenere. Non bisogna assolutamente farsi trainare dal mercato e seguirlo ciecamente, bisogna dominarlo. Mantenere una propria identità”. L’obbiettivo di NeroGiardini è, dunque, investire nel miglioramento di tutto l’apparato aziendale, orientandosi, allo stesso tempo, verso nuove realtà economiche inesplorate o poco conosciute. “Vogliamo affrontare da protagonisti i mercati internazionali e per farlo era necessario disporre di una struttura adeguata, dove poter gestire l’esplosione produttiva senza rischiare di implodere. L’export rappresenterà il 50% del nostro fatturato e la nuova logistica sarà realizzata per dare risposte sempre più efficienti, permettendoci di effettuare riassortimenti per il singolo paio. Siamo consapevoli che non può esserci crescita senza il mantenimento dei nostri standard qualitativi e di servizio”.

 

 

Fonte: http://www.euroshoesroma.it/