Nel pesce c'è il mercurio. Ministero salute ritira tranci di pesce smeriglio decongelato       L'avviso è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute. Il richiamo riguarda tutto il terri...

Nel pesce c'è il mercurio. Ministero salute ritira tranci di pesce smeriglio decongelato

Italia postato da dagata || 4 anni fa

 

Nel pesce c'è il mercurio. Ministero salute ritira tranci di pesce smeriglio decongelato

 

 

 

L'avviso è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute. Il richiamo riguarda tutto il territorio nazionale e nello specifico interessa il lotto 1900498 dei tranci di pesce smeriglio a marchio “Brasmar", venduto in cartone da 8 chilogrammi con scadenza minima del 25.02.2020 ma prodotto in Portogallo nello stabilimento di Av Fwerreira De Castro n 73 Guidoes 4745 - 251 Trofa.  Il motivo del richiamo, una concentrazione di mercurio sopra i limiti consentiti. Se vi imbattete nel cartone, no consumate il prodotto e riportatelo al punto vendita. Lo smeriglio, conosciuto anche come “vitello di mare“, è un pesce di discrete dimensioni, non molto dissimile da squali, verdesche e tonni. E’ una specie considerata oggi a rischio. Il Ministero della Salute invita, chiunque abbia acquistato il pesce dei lotto specificato, a non consumarlo, ma di restituirlo al punto vendita. "Il prodotto non deve essere assolutamente consumato. Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia i consumatori, quando si va in pescheria, di preferire pesci mediterranei di piccole dimensioni, come alici e sardine, ricchi di nutrienti e meno a rischio di estinzione. Il buonsenso e le linee guida dei nutrizionisti suggerirebbero di non superare i 100 grammi alla settimana di pesce spada o tonno, mentre per le altre specie complessivamente si può consumare fino a 300-400 grammi di pesce alla settimana, alla luce dei grandi benefici per la salute che ne derivano. L’importante è variare molto le specie da portare in tavola, seguendo la stagionalità anche per il pesce e preferendo il mercato ittico locale. Inoltre, per quanto riguarda questa partita di pesce, chiunque avesse acquistato questi prodotti è invitato a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.