Quella di ieri è stata una giornata molto pesante per il mercato petrolifero, che oggi ha tentato un timido rimbalzo, peraltro fallito. La seduta di ieri ha visto una performance da brividi che ha...

Mercato petrolifero in fermento: Brent e WTI in caduta libera

Finanza postato da serpentediterra || 6 anni fa

Quella di ieri è stata una giornata molto pesante per il mercato petrolifero, che oggi ha tentato un timido rimbalzo, peraltro fallito. La seduta di ieri ha visto una performance da brividi che ha portato il pezzo dell'oro nero quasi a perdere il 5%, registrando nuovi minimi dallo scorso novembre.

Lo choc sul mercato petrolifero

Il Brent infatti era andato in picchiato fino a quota 47 dollari al barile, facendo sprofondare nel dramma chi pensava di guadagnare con opzioni binarie 60 secondi facendo trading sull'oro nero.  Il WTI invece è finito sotto i 49. Secondo gli analisti, non è soltanto l'eccesso cronico di offerta a penalizzare il mercato. Vero è che la produzione americana e libica è ancora in aumento, ma un peso potrebbe averlo avuto anche la rottura tecnica dell’importante supporto a 50 dollari. Questo avrebbe dato forza al momento ribassista.

Le notizie positive sono giunte solo dalla Russia, che ravvivato la possibilità di un’estensione dell’accordo OPEC riguardante il taglio della produzione. Potrebbe infatti essere esteso fino alla fine del 2017. Cosa che però a quanto pare non basta per tenere a bada i timori degli investitori.

Ancora quotazione in calo

Il petrolio - dopo un timido rimbalzo - oggi è ancora in calo, e tocca i minimi da novembre a 44,43 dollari per il barile Wti. Il Brent invece arriva fino a quota 47,37 dollari. Si tratta della prima volta che il petrolio scende sotto la soglia dei 45 dollari da quando venne siglato l'accordo ta i paesi Opec e non Opec.

La nuova ed improvvisa fiammata di volatilità del mercato (movito per cui suggeriamo di usare ancora opzioni binarie conto demo gratis senza deposito), ha riportato l'attenzione degli investitori sul tema della produzione di shale oil americano, che è cresciuta notevolmente nel corso degli ultimi mesi. Questo incremento infatti rischia di mandare a monte i piani del cartello petrolifero per riportare stabilità nel mercato dell'oro nero.