Mastoplastica Riduttiva a Roma riduce l’eccessivo volume della mammella Riduzione seno Dott Vincenzo Galante mammelle eccessivamente grandi è gigantomastia

Mastoplastica Riduttiva a Roma Riduzione volume eccessivo del seno Dott. Vincenzo Galante

Attualità postato da Lambretta || 2 mesi fa

La Mastoplastica Riduttiva a Roma   è l’intervento che riduce l’eccessivo volume della mammella. Quando le mammelle sono eccessivamente grandi si parla di gigantomastia. Si tratta di una condizione specifica che non solo può comportare disagi alle donne che convivono con essa, ma soprattutto causa problemi posturali a carico della colonna vertebrale costretta a sopportare e contrastare il peso notevole. L’aumento considerevole del seno inoltre si accompagna praticamente in tutti i casi ad una discesa delle mammelle che pertanto necessitano di un rimodellamento non solo in termini di volume e forma ma anche di posizione la Mastoplastica Riduttiva a Roma Le indicazioni La  Mastoplastica Riduttiva è un tipo di intervento indicato per le donne che presentano seno ipersviluppato volume eccessivo del seno, sproporzionato rispetto al resto del corpo seno pendulo e pesante, con areole che puntano verso il basso dolori alla schiena dovuti al peso del seno e baricentro spostato La visita Con la visita si rilevano innanzitutto le dimensioni, il peso e il grado di ptosi delle mammelle. Si valutano poi eventuali asimmetrie che frequentemente si accompagnano alla gigantomastia e che pertanto devono essere allo stesso modo corrette chirurgicamente. È inoltre un momento fondamentale per illustrare alla paziente tutte le fasi dell’intervento, i comportamenti che dovrà osservare nelle fasi immediatamente successive all’intervento, e assolutamente non meno importante il tipo di risultato che si potrà ottenere. L'intervento l’intervento di Mastoplastica Riduttiva a Roma  si esegue in una sala operatoria moderna e attrezzata, con standard di sicurezza e igienico-sanitari ai massimi livelli. Può essere eseguito in regime di Day Surgery, vale a dire che l’operazione e la dimissione avvengono nel corso della stessa giornata, se l’entità della riduzione da attuare lo consente, altrimenti si rende necessario programmare un ricovero di una notte. Protesi in questo tipo di intervento non si utilizzano mai protesi poiché il tessuto mammario risparmiato dalla riduzione viene rimodellato a formare un’auto-protesi naturaln grado di risole ilevare e ritonificare il seno Le complicanze Sono rappresentate da infezioni, sanguinamenti, cicatrici di cattiva qualità, alterazioni del complesso areola capezzolo, asimmetrie residue. È importante essere consapevoli del fatto che sono poco frequenti e che comunque nel caso in cui tali complicanze dovessero manifestarsi, esse sono tutte gestibili e risolvibili, ma è fondamentale affidarsi a professionisti che dediti con passione e senso etico-medico al loro lavoro sappiano essere in ogni momento reperibili e disponibili al paziente che necessita rassicurazioni e soluzioni ai rari eventuali disagi post-operatori Dove Sala operatoria (massimi standard di sicurezza e igienico-sanitari) Degenza Day Surgery (intervento e dimissione stesso giorno) Ricovero con notte (se necessario)) Anestesia Anestesia generale Sedazione profonda con anestesia locale È comunque necessario valutare le condizioni cliniche della paziente per stabilire la gestione anestesiologica migliore. Cicatrici Bordo areola Solco sottomammario Areolare inferiore Durata 240 minuti Decorso Fastidi/dolori 2-3 giorni (attenuati dalla terapia) Riposo domiciliare 1 settimana Gonfiore 2-4 settimane Assestamento definitivo 3-4 mesi Medicazioni la prima si esegue alla fine dell’intervento e prevede il confezionamento di una fasciatura compressiva indispensabile per contenere il gonfiore e stabilizzare le protesi nelle primissime fasi. la seconda medicazione si esegue a circa una settimana dall’intervento e prevede il controllo delle cicatrici, la disinfezione e la sostituzione della fasciatura con un reggiseno contenitivo apposito che dovrà essere mantenuto per circa 3-4 settimane.  Controlli sono fondamentali per seguire l’evoluzione del processo di guarigione e devono essere eseguiti a distanza di 1–3–6 mesi. solo dopo 6 mesi dall’intervento il risultato può essere considerato definitivo. Attività Doccia dopo 7 giorni Lavoro di ufficio dopo 1 settimana Lavoro fisico dopo 2 settimane Guida dopo 1 settimana Attività sportiva dopo 4 settimane La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia estetica del seno mirato a ridurre il volume delle mammelle e restituire armonia e tono al seno. In sede di intervento il chirurgo procederà ad asportare il grasso in eccesso, la pelle e tessuto ghiandolare in modo da ottenere un seno proporzionato ed alleviare il disagio provocato da mammelle troppo grandi (ipertrofia mammaria). La mastoplastica riduttiva, come molti altri interventi di Chirurgia Plastica, è spesso richiesta non solo per motivi estetici ma anche per eliminare disagi fisici quali dolori alla schiena ed irritazioni della pelle a livello dei solchi sottomammari. Un eccessivo peso delle mammelle, infatti, può causare seri problemi fisici oltre che un disagio psicologico legato al dismorfismo mammario. La riduzione mammaria richiede 1 / 2 giorni di ricovero e l'intervento dura circa 3 ore in anestesia generale. Stabilità emotiva ed aspettative realistiche costituiscono inoltre condizioni indispensabili che la paziente deve possedere per affrontare l’intervento chirurgico. E' necessario avere aspettative realistiche riguardo le dimensioni e la forma del seno ricordando che l'esito che si vuole raggiungere è un miglioramento estetico e non l'assoluta perfezione. Le pazienti che si sottopongono a questo intervento devono inoltre valutare la possibilità che dopo l’operazione la possibilità di allattare sia ridotta o completamente eliminata e che sia necessaria una terapia atta a bloccare la montata lattea nella fase successiva alla gravidanza. Ciò può verificarsi perché la tecnica prevede l'asportazione di tessuto ghiandolare dalla regione retroareolare e a volte l'interruzione dei dotti galattofori (canalicoli che portano il latte dagli acini della ghiandola mammaria al capezzolo).  Questi eventi non si verificano comunque costantemente e dipendono anche dalla tecnica chirurgica adottata in base alle dimensioni delle mammelle ed ad altri parametri che il chirurgo valuterà. In ogni caso si cercherà di risparmiare il più possibile il tessuto ghiandolare retroareolare e i dotti galattofori per permettere una normale lattazione. All'intervento residuano inevitabilmente cicatrici cutanee di diversa estensione, si dovrà smettere di fumare almeno due settimane prima e dopo l’intervento per non vanificare le possibilità di una corretta cicatrizzazione, infatti come tutti gli interventi chirurgici anche questo avrà delle cicatrici che si stabilizzeranno con il tempo;  il chirurgo adotterà tutte le tecniche per ottenere una bella cicatrice situata allo stesso livello della cute circostante; esistono tuttavia fattori che possono modificare il processo di cicatrizzazione, questi possono essere: anomalie della vascolarizzazione e dell'innervazione, microangiopatia diabetica, carenza di proteine, uso di farmaci antineoplastici, diabete e fumo di sigaretta. Esiste inoltre una cicatrizzazione patologica in soggetti  predisposti con formazione di cicatrici ipertrofiche o addirittura cheloidee. I tempi di degenza, la frequenza di medicazioni, l'epoca della rimozione di punti dipendono dal singolo caso clinico e dalla tecnica impiegata. L'esito è generalmente soddisfacente fin dai primi tempi e solitamente suscettibile di ulteriore miglioramento nei mesi successivi.