Giovedì 11 giugno presso l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna Massimiliano Anzivino ha presentato Costruttori di cerchi. Con questa presentazione si chiude il primo anno di presentazioni di Costruttori...

Letteratura postato da ariannaci || 8 anni fa

Giovedì 11 giugno 2015 presso l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna Massimiliano Anzivino ha presentato Costruttori di cerchi. Psicologia possibile per una scuola felice.
Con questa presentazione si chiude il primo anno di presentazioni di Costruttori di cerchi.

Il libro è andato in scena quindi a Bologna presso la sede dell’Ordine degli Psicologi
dell’Emilia Romagna, dopo un percorso di validazione del testo per verificare che rispondesse
ai criteri deontologici e professionali richiesti. Per l’Ordine degli Psicologi regionale si è
trattata di una sperimentazione per permettere agli iscritti di poter proporre proprie
pubblicazioni su temi psicologici ai colleghi e alla cittadinanza.
Alla presenza di una consigliera dell’Ordine incaricata, Massimiliano Anzivino ha presentato
ad un gruppo di docenti e studenti i contenuti del libro.

Si è parlato quindi soprattutto di scuola, delle difficoltà che questa istituzione sta vivendo
nell’affrontare una realtà sociale in profondo e veloce cambiamento. Questo soprattutto in
alcuni istituti che hanno risentito più di altri di tali cambiamenti poiché si rivolgono a fasce
della popolazione maggiormente sensibili, come ad esempio gli istituti professionali.

Vi è stato modo di articolare un interessante dibattito riguardante anche il momento di protesta e scioperi che stanno attraversando molti istituti e coinvolgendo gran parte del corpo docente bolognese e nazionale.

Si avverte così nelle scuole, specie in quelle medie-superiori, una forte stanchezza e difficoltà di articolare programmazioni e progetti di largo respiro senza incorrere nelle contraddizioni raccontate dall’autore ad esempio nei paragrafi provocatoriamente intitolati “il tempo che non c’è”, “lo spazio che non c’è”, “il denaro che non c’è”.
Il cerchio è stato poi presentato come metafora della relazione, la costruzione prioritaria di
legami tra le persone che oggi sembra essere una delle strade più interessanti e proficue per il lavoro all’interno dei contesti organizzativi in crisi. Relazioni che spesso passano dalla messa
in opera di contesti informali, dall’ascolto paziente delle emozioni e dei punti di vista, dalla
costruzione di contesti di confronto e dialogo, dal tempo dedicato ai processi di cambiamento
e al suo delicato  accompagnamento. L’idea di base del testo è stata quindi come al solito
collegata a situazioni concrete e ad uno stile di lavoro per i consulenti non sempre sottolineato con forza nei contesti accademici e nella formazione professionale.

Naturalmente si è parlato anche della categoria degli psicologi, dei compiti difficili chiamati a
svolgere e di situazioni lavorativi spesso appesantite dalla precarietà e dalla caoticità e velocità delle richieste di intervento, alimentate dall’emergenza e dal desiderio, comprensibile ma purtroppo illusorio, di soluzioni rapide e indolori.

Con questa presentazione si conclude un anno di incontri in contesti molto diversi: dalle
scuole ai Comuni, dalle librerie alle biblioteche, dalle associazioni professionali ai contesti più
formali come quest’ultimo. Sono stati momenti di importante approfondimento e
arricchimento delle idee raccontate nel testo soprattutto grazie alla poliedricità delle persone
presenti e dei percorsi che li hanno sostenuti.

Per l’autunno sono già in corso contatti per nuovi incontri nel territorio reggiano in alcuni
comuni dove opera l’autore e forse in veneto in collaborazione con una cooperativa di servizi
psico-educativi.

Fonte: http://blog.edizioni-psiconline.it/2015/06/19/m-anzivino-conclude-il-primo-anno-di-presentazioni/