La crisi economica alimenta le preoccupazioni e con queste cresce lo stress. E con lo stress in tempo di crisi aumenta anche la calvizie. I dati sull’aumento delle calvizie sono stati raccolti dall’International...

Medicina e Salute postato da Mara121 || 11 anni fa

CON LA CRISI AUMENTA LO STRESS – La crisi economica alimenta le preoccupazioni e con queste cresce lo stress. E con lo stress in tempo di crisi aumenta anche la calvizie. I dati sull’aumento delle calvizie sono stati raccolti dall’International Hair Research Foundation (IHRF), fondazione di ricerca per la patologia sui capelli presieduta dal Dott. Fabio Rinaldi, docente presso La Sorbona e dermatologo a Milano. A quanto riportato dall’IHRF c’è stato un aumento stimato intorno al 16% dell’incidenza della calvizie. Dovuto a questo aumento si registra un maggiore ricorso a trattamenti e a interventi per combattere il problema della perdita dei capelli. In particolare è in crescita, di circa il 22%, la richiesta del trattamento estetico Plasma Ricco di Piastrine (PRP), il quale è meno invasivo ma soprattutto meno costoso del trapianto.

L’IMPATTO DI CRISI E PRECARIATO SUI CAPELLI – In questi giorni a Milano sis ta tenendo il "2° Congresso Internazionale di Dermatologia sull'uso di fattori di crescita, terapia cellulare e plasma ricco di piastrine". Venerdi' 18 e sabato 19 gennaio verranno analizzati proprio gli effetti dello stress da disoccupazione e l'impatto della crisi economica sui nostri capelli. Lo stress è una delle cause all’origine della perdita dei capelli e dell'alopecia. Un'indagine condotta a partire dall'inizio dello scorso anno ad oggi, con la collaborazione di 100 dermatologi, ha rilevato che con l’acuirsi della crisi economica e della precarietà del lavoro c’è stato un sensibile aumento di patologie cutanee legate alla perdita dei capelli.

I DATI DELLA RICERCA – Per la ricerca sono stati presi in esame circa 500 pazienti adulti che hanno perso il lavoro, hanno subito la riduzione dello stipendio o la cassa integrazione (64% donne, 36% uomini, di eta' compresa tra i 30 e i 60 anni). Si è osservata la prima comparsa di chiazze di alopecia areata nel 5% dei soggetti (la media normale e' del 2%), una caduta importante e cronica dei capelli (defluvium telogenico) nel 46% dei casi (la media e' del 20%), dermatite seborroica e psoriasi nel 15% (media 2-3%), prurito diffuso nel 31% (media 3%) e l'insorgere del lichen ruber planus – malattia cocutanea di origine immunitaria che colpisce circa l'1% della popolazione generale – nel 3% dei pazienti studiati.

Fonte: http://www.121doc.it/press/lo-stress-per-la-crisi-aumenta-la-calvizie-8761.html