Questo racconto si rifà a luoghi esistenti e reali ed a personaggi scaturiti dalla fantasia che, prima di divenire frutto di fervida immaginazione, popolarono realmente la vita di un bambino ch...

LO STRANO CASO DELLA PRINCIPESSA DI ROCCAVERDINA - UN NUOVO RACCONTO di Claudio Alessandri

Cultura e Società postato da claudio alessandri || 12 anni fa

 

 

Questo racconto si rifà a luoghi esistenti e reali ed a personaggi scaturiti dalla fantasia che, prima di divenire frutto di fervida immaginazione, popolarono realmente la vita di un bambino che seppe vedere, ascoltare e ricordare, oggi quei ricordi hanno stimolato la penna di quel bambino, divenuto nel frattempo un uomo e per di più, uno scrittore.

 

La vicenda narrata ebbe come teatro un piccolo e ordinato paese di campagna, abitato essenzialmente da una classe impiegatizia, e da contadini sfruttati e mal pagati come raccoglitori di agrumi, questi personaggi entrano a fare parte del racconto, ma in maniera sfumata, comparse necessarie e nulla più, l’interesse dello scrittore viene stimolato da una famiglia di antica nobiltà, un principe e una principessa, ultimi “residui”di una “classe” semi estinta che aveva trovato rifugio in una bella villa circondata da uno splendido giardino, che sorgeva all’estrema periferia sud di quel paesino.

 

Il racconto si sviluppa, con evidenti riferimenti, ad una classe nobiliare che osserva il suo declino morale ed economico, stordendosi nel lusso degli alberghi francesi della “Costa Azzurra” e sperperando le ultime ricchezze nei Casinò, in questo ambiente matura e si impone la “nuova classe” intermedia, inesistente fino a pochi anni prima, che giunge ad inserirsi tra la nobiltà imperante, ma che conduce vita “parassitaria”, e la classe dei popolani, misera e stracciona  al servizio dei nobili latifondisti e la classe imprenditoriale composta da  famiglie “rampanti” che non hanno nulla da spartire con la vecchia ed esausta nobiltà e il loro vivere di fatui ricordi.

 

Il racconto si articola sul diverso concepire la vita del principe e della principessa, tanto disinvoltamente incosciente il primo, contrapposto al vivere morigerato della moglie, disposta a sopportare anche le peggiori umiliazioni fino a quando, fattasi coraggio, bandirà dalla sua vita il marito.

A questo punto diviene preminente la figura del maggiordomo, come in ogni racconto dai risvolti misteriosi, accolto presso di lei fin da bambino, l’affetto smisurato di Antonino, il maggiordomo, per la principessa lo porterà a concepire una vendetta tremenda nei confronti del principe, che individua come colui che è causa dei dispiaceri della principessa, le circostanze lo agevoleranno in questo intento criminoso che rimarrà un suo segreto inconfessato.

 

Il racconto di Claudio Alessandri si caratterizza, ancora una volta, per scorrevolezza e  piacevole lettura. Lo scrittore che, generalmente, si dedica a studi e saggi storici, trova in questi racconti tanto distanti dal suo mondo letterario, uno sfogo alle tensioni che nascono inevitabilmente, nello studio approfondito e critico della storia, in modo particolare, di quella siciliana. 

 

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