Nell'avvicinarsi alla lettura delle carte è essenziale che sin dal principio risulti chiaro un elemento, e cioè che non esistano regole ferree da seguire diligentemente, così come non esiste un metodo di lettura che risulti più affidabile degli altri. Ciò che è veramente importante infatti è la predisposizione mentale ed emotiva con la quale ci si avvicina ad essi.

Dopo aver preso la decisione di voler leggere e interpretare le carte come i Tarocchi, la prima cosa da fare è dimenticare il proprio intento, la lettura appunto, e lasciare che siano le carte, attraverso le loro immagini, a suggerire ciò che si deve dire. In questo modo si evita prima di tutto di creare forzature nell'interpretazione e inoltre si riesce a cancellare tutti i pensieri che nulla hanno a che fare con le carte. Fare le carte non è infatti una pratica che implica una conoscenza particolarmente estesa, nè si tratta di un'attività che si possa copiare da chi già la pratichi.

Più semplicemente è un lasciare che le carte suscitino, il più liberamente possibile, immagini, emozioni, sensazioni, associazioni mentali che potrebbero anche suonare azzardate. E' poi sulla base di tutto ciò che la persona che legge le carte sente muoversi dentro di sè che viene data un'interpretazione. E' importante allora che il "lettore" sia davvero in grado di liberare la propria mente affinchè questa possa agire da cassa di risonanza. Forse è proprio qui che risiede la maggiore difficoltà.