Nel nostro paese una parte del governo continua a fare la guerra alla cannabis light, la nuova coalizione di governo del Granducato di Lussemburgo ha fatto sapere che vuole avviare una riforma e dei cambiamenti...

Estero postato da marco1981 || 5 anni fa

Ai primi di dicembre si è diffusa una notizia che ha fatto molto riflettere, anche se non ha stupito più di tanto e che riguarda la cannabis.

Nel momento storico, in cui nel nostro paese una parte del governo continua a fare la guerra alla cannabis light, la nuova coalizione di governo del Granducato di Lussemburgo ha fatto sapere che vuole avviare una riforma e dei cambiamenti sul tema droga leggera.

L’idea è quella di permettere e legalizzare l’uso personale e creativo della Cannabis e questa scelta non è da considerare banale, in quanto ricordiamo che il Lussemburgo è un paese molto piccolo: i suoi abitanti sono circa 500 mila e ce ne sono circa 190 mila, che vivono in Francia, Belgio e Germania attraversano ogni giorno il confine per andarci a lavorare.

L’accordo è stato firmato dai partner del governo del Lussemburgo, che in questo momento è guidato dal liberale Xavier Bettel. La notizia è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa tre partiti della coalizione di governo guidato da Xavier Bettel: Partito Democratico (PS), Partito socialista operaio lussemburghese (LSAP) e i Verdi (déi gréng).

Queste tre formazioni dispongono nel Parlamento di una stretta maggioranza – 31 seggi su 60, ma che ha consentito loro di formare il governo.

L’accordo di coalizione e che apre la legislatura 2018 / 2023, recita testualmente:”l’esecutivo intende depenalizzare, e quindi legalizzare in condizioni da definire, la produzione sul territorio nazionale nonché l’acquisto, il possesso e il consumo di cannabis ricreativa per i residenti maggiorenni”.

Legalizzazione uso creativo cannabis Lussemburgo:conseguenze nella comunità europea

Questa decisione e questa iniziativa potrebbero avere, anche dal punto di vista simbolico, delle conseguenze sulle politiche della liberalizzazione delle droghe leggere nella comunità europea.

A sottolineare questo aspetto è stato Bill Wirtz, analista politico del gruppo Consumer Choice Centre, un gruppo per i diritti dei consumatori con sede in Lussemburgo, che ha dichiarato:” il Lussemburgo diventerà il primo paese dell’UE a legalizzare la cannabis, perché la Repubblica Ceca, il Portogallo, la Spagna o i Paesi Bassi tollerano o hanno solo depenalizzato. Questo invia un messaggio forte agli altri Paesi nell’UE. Il ghiaccio è rotto".

Infatti come fa notare giustamente Wirtz, questa decisione è molto strategica e potrebbe far nascere un mercato creativo legato alla cannabis, come ha provato a fare la Svizzera, anche se quest’ultima ha posto dei limiti alla percentuale di Thc all 1%.

Quindi questa decisione potrebbe fare da apripista a un cambiamento più globale nella comunità europea:qualcosa si è mosso ma ancora non è abbastanza.

Infatti sia in Olanda, dove vige da oltre 40 anni un regime di tolleranza verso la vendita di piccole quantità di cannabis, che il Portogallo, dove invece è stato decriminalizzato il consumo di tutte le sostanze, non hanno ancora regolamentato legalmente il mercato della cannabis.

L’aspetto medico

Fino a questo momento alcune aperture si sono avute nell’aspetto medico come dimostra lo stesso Lussemburgo ,in quanto a Giugno i deputati hanno adottato a giugno scorso una legge che autorizza l’uso di cannabis terapeutica, ma in un ambito normativo limitato a specifiche condizioni di salute e alla residenza.

La legge però affermava che, tutte le varietà di cannabis e i farmaci a base di cannabinoidi, devono contenere basse concentrazioni di THC e solo le farmacie presso gli ospedali potranno distribuire questa medicina e inoltre l’accesso sarà autorizzato solo nei casi più gravi (sclerosi, Alzheimer)

Un altro esempio è l’annuncio che gli olandesi e i tedeschi aumenteranno le esportazioni e le importazioni di cannabis medica attraverso i confini Schengen condivisi.

Però le resistenze e le difficoltà sono ancora tante soprattutto dal punto di vista di una effettiva legalizzazione di ciò che ruota intorno al consumo personale della cannabis. Inoltre alcune dichiarazioni del governo e alcune idee lasciano veramente ben sperare:

"Una legalizzazione sulla cannabis ricreativa sarà affrontata".

L’obiettivo è «depenalizzare, e quindi legalizzare in condizioni da definire, la produzione sul territorio nazionale nonché l’acquisto, il possesso e il consumo di cannabis ricreativa per i residenti maggiorenni» e infine "Gli introiti fiscali provenienti dalla vendita di cannabis saranno prioritariamente investiti nella prevenzione, sensibilizzazione e presa in carico del vasto settore delle dipendenze."

Conclusioni

Questa notizia che arriva dal Lussemburgo è sicuramente positiva e offre degli input positivi a chi come noi crede che le cose debbano cambiare non solo in ambito medico, ma anche creativo e ricreativo e di uso personale.

La Spagna con l’esperimento dei Social Club ha dimostrato che le cose possono cambiare, ma ancora non è abbastanza almeno in Europa.

Infatti in altre parte del mondo la situazione è diversa: in Usa 10 stati hanno legalizzato la cannabis tout Court e più di 30 quella medica; in Messico stanno discutendo una legge dopo 5 pronunce della Corte Suprema, in un processo simile a ciò che sta accadendo in Sudafrica; il Canada ha legalizzato la marijuana in ottobre, l’Uruguay ci aveva pensato nel 2013.

In Italia la situazione è molto complessa e la approfondiremo in un altro articolo ma intanto ci limitiamo a dire che 48 negozi tra Puglia, Calabria, Campania, Lazio e Lombardia, che vendono prodotti a base di canapa che hanno subito sequestri per un presunto traffico di marijuana vera e propria “mascherata” da cannabis light.

Salvini e la Lega sono molto fermi in negativo mentre i 5 stelle sono più aperti;vedremo come andrà a finire ma una cosa è certa:questo argomento avrà delle evoluzioni importanti nei prossimi anni in tutta Europa e in tanti contesti.

Basti pensare che Secondo l’European Cannabis Report nei prossimi 10 anni l’Europa potrebbe vantare il più grande mercato di cannabis al mondo: entro il 2028 se la politica contribuirà a regolamentare la situazione la cannabis europea potrebbe valere la cifra eclatante di 115 miliardi di euro e il numero di posti di lavoro nella ’industria della cannabis aumenterà drasticamente nei prossimi anni, proprio grazie alle progressive liberalizzazioni e alla crescita dei mercati esistenti

Questo fa capire come è auspicabile che le cose cambino, attraverso dei dibattiti costruttivi e non distruttivi e senza posizioni troppo radicali ed estreme,sia da un lato che dall’altro, che non sarebbero evolutive e risolutive.

Fonte: https://www.cbdmania.it/blog/lussemburgo-legalizzato-luso-creativo-della-cannabis