Bernardini presenta un programma elettorale che presenta i grandi punti di forza del Carroccio per quelle che sono le elezioni comunali bologna. Come già precedentemente affermato il candidato rinnova l’appoggio alla famiglia fondata sul matrimonio (matrimonio che avviene tra due persone che presentano sesso diverso, si tiene a sottolineare); quindi un chiaro no ai matrimoni tra gay. Bernardini interviene anche su quella che è la problematica degli alloggi pubblici, vi è la in questo ambito la volontà di rendere al più possibile le segnalazioni ancor più trasparenti di quanto lo sono ad oggi e, in particolar modo, si propenderà per dare la precedenza ai bolognesi in attesa di un alloggio. Il candidato leghista elezioni bologna rinnova l’obiettivo di inserire il “criterio di residenza” e di eseguire controlli maggiori e più accurati su quello che risulta essere l’effettivo “stato di bisogno” delle tante famiglie assegnatarie. La Lega propone su questo spaccato un piano casa che punta a risolvere quella che è l’emergenza abitativa, questo puntando sul grande bacino dell’invenduto e su un “fondo etico” per quanto concerne gli affitti agevolati. Per il momento Bernardini rende noto vi sono più di 8000 case nel bolognese che tuttora rimangono vuote in mano ai diversi costruttori. E la tutela si muove anche nell’ambito del “commercio tipico”, di un piano di recupero per quanto riguarda la Certosa, sistema sanitario sempre in bilico tra pubblico e privato, una forte propensione ad incrementare quelle che sono le possibilità di movimento nel Centro Storico per le persone diversamente abili, anche se stranamente sorvola su quegli insulti che sono stati mossi di recente da un collega leghista nei confronti della deputata Ileana Argentin del Pd.