Le regioni incentivano i professionisti e li sostengono in  un periodo di forte crisi attraverso i fondi europei. Sono diverse, infatti, le iniziative proposte che giungono in soccorso degli studi,...

Le regioni giungono in soccorso degli studi attraverso iniziative originali.

Lavoro postato da New Job Agency || 10 anni fa

Le regioni incentivano i professionisti e li sostengono in  un periodo di forte crisi attraverso i fondi europei. Sono diverse, infatti, le iniziative proposte che giungono in soccorso degli studi, ovvero dei molti professionisti che soffrono l’espandersi della disoccupazione.  L’Unione Europea stanzia 920 milioni per il programma europeo EaSi, Employment and Social Innovation, che nell’esercizio di bilancio 2014-2020 della UE finanzierà politiche sociali e innovative, la promozione della mobilità del lavoro, del microcredito e della imprenditoria sociale. Il programma è operativo dal primo gennaio 2014 e estende tre preesistenti programmi, tra cui Progress ed Eures. Il primo è uno strumento finanziario che sostiene lo sviluppo e il coordinamento delle politiche dell'UE nei settori dell’occupazione e dell’integrazione sociale; mentre il secondo è una rete di cooperazione dei servizi pubblici per l'impiego dell'Unione europea e degli Stati dell'AELS. Il suo obiettivo è quello di facilitare la mobilità dei lavoratori all'interno dei Paesi appartenenti all'Unione europea (UE) e all'Associazione europea di libero scambio (AELS). L’Italia riceve finanziamenti dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale rivolto alle regioni con reddito pro capite inferiore alla media europea e dal fondo sociale europeo che finanzia, invece,  operazioni a sostegno dell’occupazione in tutte le regioni. Il fondo è gestito dalle regioni.

Le iniziative che sono state messe a segno dalle regioni riguardano semplificazioni normative e burocratiche, agevolazioni per l’accesso al credito e ai finanziamenti, sostegno al reddito nelle fasi cruciali dell’attività. Con molte idee originali: l’Abruzzo ha puntato sui vaucher formativi per rafforzare e aggiornare le competenze e le abilità individuali dei professionisti e dei lavoratori autonomi. L’Emilia Romagna ha studiato forme di incentivi per i titolari che vogliono trasformare i contratti di collaborazione per i giovani tra 18 e 34 anni in contratti a tempo indeterminato. Lazio e Piemonte hanno elaborato proposte volte alla crescita e ai liberi professionisti nella fase di inserimento nel mondo del lavoro. La Toscana dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curriculari presso enti pubblici o privati è arrivato l’accordo che coinvolge vari ordini e associazioni professionali in termini di finanziamenti. La Puglia ha avviato la sperimentazione su misure di sostegno al reddito dei liberi professionisti.  La Campania punta sul microcredito e sul sostegno per i giovani professionisti. Il Veneto equipara le libere professioni alla microimpresa in tutti i suoi atti prevedendo la loro partecipazione e il loro inserimento in tutti i bandi per attività di fomazione continua previsti dalla regione.

Dunque le regioni incentivano le professioni  per sostenere gli iscritti all’albo, schiacciati da una delle peggiori crisi. Ci saranno quindi incentivi per la formazione, fondi di microcredito e agevolazioni fiscali per tutti i giovani. Tutti strumenti fino ad ora riservati solo alle piccole e medie imprese e d’ora in poi, invece, rivolte anche ai liberi professionisti.