Vela, immersioni, pesca e totale relax sotto il sole in spiagge meravigliose, le 60 idilliache Isole Vergini britanniche offrono tutto questo. L’isola più grande, Tortola, la sede della capitale Ro...

Le Isole Vergini Britanniche

Turismo postato da egolemweb || 5 anni fa

Vela, immersioni, pesca e totale relax sotto il sole in spiagge meravigliose, le 60 idilliache Isole Vergini britanniche offrono tutto questo. L’isola più grande, Tortola, la sede della capitale Road Town, è un rifugio di 20 x 5 chilometri di sabbia bianca, montagne verdi, rovine e distillerie di rum. Nella bellissima Virgin Gorda troverete caverne sottomarine. Il tempo è scandito dal relax nella piccola Jost Van Dyke, dove i bar nelle piscine servono deliziosi intrugli al rum.  Spiagge incontaminate richiamano i visitatori nella bellissima isola corallina di Anegada.

 

Le Isole Vergini Britanniche sono un territorio d’oltremare del Regno Unito. Fanno parte dell’arcipelago delle Isole Vergini nel Mar delle Antille ripartito tra Regno Unito e Stati Uniti d’America. Il capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito (attualmente la regina Elisabetta II), che esercita le sue funzioni tramite un governatore; a quest’ultimo spettano, su mandato del sovrano, alcuni incarichi tra i quali quello della nomina del Primo Ministro.

 

Le isole Vergini vennero popolate dagli indiani aruachi, che vi giunsero intorno al 100 a.C. (anche se vi sono alcune tracce di un primo popolamento umano che risalirebbe al 1500 a.C.). Nel corso del Quattrocento le isole furono conquistate dalla bellicosa tribù dei caribi.

 

Il primo europeo a visitare l’arcipelago fu Cristoforo Colombo, durante il suo secondo viaggio 1493. Colombo battezzò le isole Santa Ursula y las Once Mil Vírgenes (Sant’Orsola e le undicimila Vergini), traendo ispirazione dalla leggenda di Sant’Orsola. Il nome fu poi abbreviato in Las Vírgenes, da cui la denominazione attuale.

 

La corona spagnola, pur avendo reclamato il possesso delle isole agli inizi del XVI secolo, non vi creò mai degli insediamenti. Fu così che le Vergini vennero contese da inglesi, olandesi, francesi, spagnoli e danesi, diventando una nota base della pirateria. Benché non si abbiano notizie precise in merito alla popolazione amerindia nelle isole Vergini britanniche, è certo che gli indigeni della vicina Saint Croix furono sterminati.

 

Tortola venne stabilmente occupata dagli olandesi a partire dal 1648, per poi essere presa dagli inglesi nel 1672. Nel 1680 si ebbe invece l’annessione, da parte inglese, di Anegada e Virgin Gorda. Nel frattempo, i danesi occupavano le vicine Saint Thomas, Saint John e Saint Croix (che oggi costituiscono le Isole Vergini americane).

 

Inizialmente gli inglesi sfruttarono le isole annesse unicamente per la loro posizione strategica. Tuttavia, successivamente, si decise di introdurvi la coltivazione della canna da zucchero, il che rese necessario importare schiavi dall’Africa. Le isole godettero di un’economia molto prospera sino alla metà dell’Ottocento, quando l’abolizione della schiavitù, una serie di disastrosi uragani, nonché la diffusione della coltivazione della barbietola negli USA e in Europa provocarono un netto declino economico.

 

Le temperature diurne oscillano tra 22-31 °C, mentre durante la notte scendono a 20 °C. La presenza dei venti alisei garantisce temperature piacevoli durante tutto l’anno. Brevi piogge possono presentarsi durante la stagione estiva (da maggio a ottobre).

 

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