Passaggio delle balene comuni a Lampedusa, viaggio tra le bellezze di un’isola in mezzo al Mediterraneo unica ed utile per studi e monitoraggio del nostro mondo.

Lampedusa da riscoprire un viaggio tra il vecchio ed il nuovo dell’isola.

Animali e Natura postato da DeaMedia1972 || 11 anni fa

Scoprire Lampedusa a Novembre inoltrato, vuol dire vedere il volto nuovo dell’isola, Lampedusa si colora di verde, nel mare come ogni anno un gruppo di 30 balene comune, si avvicinano fino alla costa per nutrirsi del Krill, ed è facile avvistarli, perché restano abbastanza a lungo, come sempre nell’isola è facile avvistare delfini e tartarughe. A novembre Lampedusa è sempre lì in mezzo al mediterraneo, inizia ad essere più sola ma chi la scopre se ne innamora sempre. Da sempre Lampedusa compie il suo dovere, luogo di primo ristoro per tanti, lo dice la stessa parola pelagico cioè alto mare, le tartarughe, iniziano ad avvicinarsi per deporre le proprie uova, le balene si nutrono, prima di affrontare il resto del loro cammino verso il mar Ligure, la berta maggiore inizia ad avvicinarsi, per le sue soste regolari. Tutto questi fattori creano una biodiversità unica al mondo, meritevole di studio. L’ENEA, da qualche anno, ha impiantato un centro di ricerca nell’isola per lo studio dell’inquinamento, proprio perché lontano dai grossi centri inquinati, dall’isola è possibile studiare lo sviluppo dell’inquinamento sul mediterraneo. Un tempo l’isola basava la sua economia sull’industrializzazione delle spugne, grazie alla scoperta di Leonardo Angugliaro, di professione pescatore,di un sito naturale, di nascita della spugna, ma c’erano anche l’economia del pesce azzurro e del tonno, che nell’isola veniva già inscatolato ed esportato in tutto il mondo.  Oggi , si inizia a guardare allo sviluppo dell’acquacultura ed è proprio in questo periodo, che centomila riccioline iniziano a svilupparsi nelle piscine, per essere nel mercato italiano tra sei mesi. Non è però da trascurare la classica pesca, ogni giorno grossi pescherecci di Mazara, approdano a Lampedusa, aspettano la nave (unico mezzo di trasporto del pesce) e scaricano tonnellate di pesce, per poi riprendere nel loro cammino verso il mare. Ultimo lembo di terra dell’Europa, alta 133 metri dal lato nord, ma da sempre è stata considerata un pezzo d’Africa, si perché ormai è assodato che le sue origini sono africane.