Definizione della tricomoniasi La tricomoniasi è un’infezione provocata da un protozoo, denominato Trichomonas vaginalis, che infetta la vagina e le prime vie urinarie. Si tratta dell’infezione ses...

La tricomoniasi

Medicina postato da guidamedicina || 11 anni fa

Definizione della tricomoniasi

La tricomoniasi è un’infezione provocata da un protozoo, denominato Trichomonas vaginalis, che infetta la vagina e le prime vie urinarie. Si tratta dell’infezione sessualmente trasmessa più diffusa nel mondo. Ricordiamo che le infezioni sessualmente trasmesse sono tutte quelle infezioni che vengono trasmesse principalmente attraverso i rapporti sessuali vaginali, anali e oro-genitali; oppure mediante oggetti usati durante i rapporti.

Trasmissione della tricomoniasi

La trasmissione della tricomoniasi avviene principalmente attraverso i rapporti vaginali; esiste però la possibilità di essere contagiati e dunque di contrarre l'infezione mediante lo scambio di oggetti per il piacere sessuale. E’ una eventualità piuttosto rara,  ma tuttavia  possibile, il contagio del neonato durante il parto.

Sintomi e segni della tricomoniasi

Uomo: la sintomatologia è spesso assente, talora può avvertirsi bruciore mentre si urina o modestissime perdite uretrali. 
Donna: prurito o bruciore ai genitali esterni e alla vagina con perdite vaginali giallastre, schiumose e maleodoranti. Tuttavia, anche nella donna, la tricomoniasi può essere asintomatica (nel circa il 5% dei casi).

Complicanze

Nell’uomo sono state riportate irritazioni del pene, infiammazioni della prostata e talvolta anche infertilità. Nella donna la tricomoniasi rarissimamente può determinare un'infezione di utero e tube; raramente è associata all’infertilità.

Cosa succede in gravidanza?

Una donna in stato interessante affetta dall’infezione da Trichomonas vaginalis può avere una rottura prematura delle membrane con parto prematuro; il neonato, a sua volta, può contrarre un'infezione polmonare o vaginale.

Tricomoniasi e HIV

L’infezione da  Trichomonas vaginalis incrementa fino a 2 volte il rischio di contrarre il virus dell’HIV durante un rapporto sessuale non protetto con un soggetto sieropositivo.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi di tricomoniasi si formula mediante  la semplice osservazione al microscopio delle secrezioni vaginali e dell'urina o, più raramente, coltivando il protozoo in laboratorio. Negli individui di sesso maschile la diagnosi è alquanto più difficile. Per quel che concerne il trattamento, solitamente il medico prescrive un ciclo di antibiotici; è opportuno che prima di iniziare la cura, la donna, se si trova in stato interessante, informi immediatamente il medico. Dopo il primo episodio di malattia, purtroppo, non si acquisisce la resistenza, e dunque ci si può infettare con la tricomoniasi più volte nella vita se non ci si protegge adeguatamente.

Come comportarsi con il/i partner?

Tutti i soggetti con i quali si sono avuti rapporti nel corso del mese precedente dovrebbero essere avvisati e  avviati ad un adeguato controllo medico. E’ necessario altresì astenersi dai rapporti sessuali fino alla fine del ciclo di terapia ai fini di evitare di essere infettati per una seconda volta. Il trattamento della tricomoniasi va rigorosamente effettuato da ambedue i partner. Ciò ai fini di una completa eradicazione del protozoo responsabile dell’infezione avendo, di conseguenza, la certezza che la patologia è debellata definitivamente.

Prevenzione

Le regole con le quali poter praticare il sesso sicuro sono sempre le migliori regole ai fini della diminuzione del rischio di acquisire questa perniciosa infezione. L'uso regolare e corretto del preservativo in ogni pratica sessuale è molto efficace nel prevenire l’insorgenza o il contagio della malattia ad altri soggetti.