La presenza di una malformazione congenita nella mano di un bambino è ovviamente motivo di sconforto e paura per i suoi genitori, con il timore che questa possa influire sulla qualità della vita de...

Salute e Benessere postato da dario80 || 5 anni fa

La presenza di una malformazione congenita nella mano di un bambino è ovviamente motivo di sconforto e paura per i suoi genitori, con il timore che questa possa influire sulla qualità della vita del proprio figlio e impedirgli di compiere determinate azioni o movimenti. Si tratta di preoccupazioni comprensibili, sebbene oggi la medicina sia in grado di fornire risposte concrete e risolvere anche situazioni che fino a qualche anno fa erano difficili da trattare. È questo il caso del reparto di chirurgia della mano del Dott. Pajardi, che presta interventi mirati al recupero della mano del piccolo paziente e dell’arto superiore, tenendo conto della sua età e delle sue esigenze.

La struttura che accoglie i genitori è a misura di bambino, dunque un ambiente colorato e idoneo a svolgere la terapia anche in situazioni ludiche che metteranno completamente a suo agio il bambino. Anche i genitori rivestono un ruolo di primaria importanza in questa fase, perché il terapista si occuperà di istruirli dettagliatamente per fare in modo che possano proseguire in maniera proficua con il trattamento riabilitativo anche a casa. I genitori non saranno dunque dei semplici spettatori, ma verranno attivamente coinvolti nel percorso di rieducazione.

Grazie all’apposita stanza allestita per la neuropsicomotricità invece, il bambino potrà giocare senza rendersi nemmeno conto che sta in realtà favorendo il reintegro dell’utilizzo della mano e dell’arto nelle attività ludiche. Si tratta infatti di giochi e attività appositamente scelte dal terapista, che accompagna il piccolo paziente nelle varie sessioni di gioco aiutandolo a sviluppare le sue abilità all’interno di percorsi ludici studiati appositamente in base alla situazione specifica del bambino, il cui benessere è in cima ad ogni processo. È proprio grazie al gioco dunque, che il terapista riuscirà a massimizzare i risultati della terapia e velocizzare il processo di recupero che consentirà al bambino di ritornare (o di iniziare) ad utilizzare la mano senza più difficoltà.

Fonte: http://www.lariabilitazionedellamano.com/