Stangata in arrivo sulle sigarette elettroniche? Sono di questi giorni le manifestazioni dei nuovi "tabaccai" contro la stangata sulle sigarette elettroniche, che porterebbe ad una nuova tassazione del 58%. Lo stato si appresta a tirare fuori dalle tasche degli unici italiani che hanno creato lavoro i soldi del mancato introito sulla diminuzione (presunta) del consumo di tabacco ordinariamente tassato. Non c'è da stupirsi che da un governo legato e impastato sulle vicende giudiziarie del pdl, che non riesce a detassare l'irap e rivedere il mercato del lavoro, ci si affretti ad affondare l'unico settore che in Italia è in attivo negli ultimi mesi. La preoccupazione sociale è motivata, perchè non pochi disoccupati di ritorno, spendendo gli ultimi spicci di liquidazione, si sono buttati in un settore fortemente concorrenziale, e che probabilmente si troveranno costretti, i meno fortunati, a chiudere bottega, di corsa, e a ripensare il proprio futuro. 

D'altrone in un paese incivile è normale spingere i cittadini al precariato, al lavoro autonomo, e poi continuare a spremerli fino allo sfinimento. Fino alla fine, speriamo non per via sanguinosa di una delle due parti in ballo.