La Gran Bretagna poteva di avere la sua Fukushima
La Gran Bretagna ha rischiato di avere la sua Fukushima, ed i suoi cittadini non ne hanno saputo nulla. Secondo un rapporto riservato spuntato fuori solo oggi sembra negli ultimi tre mesi in Ingliterra ci siano stati tre incidenti nucleari, i quali sono stati nascosti dai politici per evitare un’insurrezione anti-nucleare simile a quella accaduta in Germania che ha costretto il Governo ad avviare un piano per l’uscita dall’atomo.
Il primo dei tre incidenti sarebbe avvenuto a febbraio nella città di Sellafield, dove è avuta una perdita di liquido radioattivo con un livello di plutonio di 5 volte superiore al normale. Per fortuna i lavoratori se ne sono accorti in tempo, prima che fuoriuscisse dalla centrale e finisse con il contaminare l’ambiente.
Il secondo è avvenuto nemmeno un mese dopo a Torness, in Scozia, dove stavolta il liquido radioattivo è riuscito a sfuggire al controllo umano ed è andato a contaminare le falde acquifere con trizio radioattivo fuoriuscito non da uno, ma da addirittura due condotti, e su cui non ci sono notizie sulla quantità di contaminazione.
Il terzo incidente è quello potenzialmente più pericoloso, avvenuto ad Hartlepool.
Si è trattato di un guasto al sistema di raffreddamento, con il rischio che surriscaldi il reattore e provochi un’esplosione (vedi Fukushima). Quello che è accaduto in Inghilterra è stato un problema ad una valvola difettosa, che ha messo fuori uso per diverse ore il sistema di raffreddamento.