Salute e Benessere postato da MarcoOne || 8 anni fa
La Curcuma è data dal rizoma della Curcuma longa, una pianta tropicale erbacea, alta circa un metro.
E’ originaria dell’India e oggi coltivata anche in Pakistan, Thailandia, Sri Lanka, Madagascar, Brasile, Jamaica.
Si usa il rizoma, che all’interno è di colore giallo-arancio. Il rizoma viene ridotto in polvere dopo essiccazione ed è proprio il colore arancio che è caratteristico del curry, di cui è il componente essenziale.
L’odore è forte e aromatico e il sapore è piccante e quasi “bruciante”.
La Curcuma viene usata diffusamente nei paesi di origine (India in primis) come condimento o aromatizzante o colorante, quindi per dare colore e sapore al cibo, oltre che a scopi medicinali come diuretico ed epatoprotettore.
Nei paesi occidentali viene usata ancora poco in cucina, di più per le sue proprietà curative: soprattutto nei disturbi a livello gastrico (cattiva digestione) e depurativo (a livello epatico).
La Curcuma presenta proprietà carminative, digestive, ipocolesterolemizzanti, antiflogistiche, antimicrobiche e antitumorali. Agisce inoltre sul sistema cardiovascolare. Queste proprietà vengono ascritte alla curcumina e all’olio essenziale, due dei tanti principi attivi presenti nella Curcuma.
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Gli effetti della Curcuma sullo stomaco risultano dovuti a un aumento di secrezione di mucina, che protegge così la mucosa.
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Sull’intestino si comporta da spasmolitico, inibendo le contrazioni in caso di coliti. Inoltre inibisce la formazione di gas nel lume intestinale.
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A livello del fegato la Curcuma esercita un’azione epatoprotettrice importante; aumenta anche la secrezione della bile, quindi aiuta a digerire meglio i grassi.
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A livello cardiovascolare, la Curcuma inibisce l’aggregazione delle piastrine.
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La Curcuma ha anche un’azione antibatterica, soprattutto se in olio essenziale. Infatti inibisce la crescita di diversi microrganismi presenti nella colecisti e nell’intestino. Estratti di Curcuma si sono dimostrati attivi anche contro diverse specie di funghi. E usata localmente come impacco, ha dimostrato azione cicatrizzante, facilitando la guarigione di ferite.
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La Curcuma ha mostrato anche attività anti-tumorale. Non si conosce bene il meccanismo di azione, ma sembra che la curcumina inibisca la proliferazione delle cellule cancerose.
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Forse la sua azione più conosciuta è quella contro il colesterolo e contro i trigliceridi. La sua efficacia in tal senso giustifica la sua presenza in numerosi composti contro i livelli di colesterolo cattivo.
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Un’altra azione veramente efficace della Curcuma è quella antinfiammatoria a livello delle articolazioni. Esistono anche studi clinici su soggetti sofferenti di artrite reumatoide: trattando questi pazienti con curcumina, hanno mostrato un miglioramento della malattia (minore rigidità mattutina, ridotto gonfiore delle ginocchia, …).
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La sua azione antiflogistica si manifesta anche con una forte azione antiossidante contro i radicali liberi, quindi è anche un’ottima protettrice delle cellule, non solo dal loro normale e fisiologico invecchiamento, ma dalla loro degenerazione precoce a causa di patologie o stress.
Alla luce di tutto questo, come si può fare a meno della Curcuma? E’ vero, è una spezia da cucina, ma anche un rimedio fitoterapico essenziale per sentirsi meglio!
Fonte: http://www.clorofillaerboristeria.bio/cerca?controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=curcuma&submit_search=