Oggi più che mai, la Bulgaria continua a porsi come una delle nazioni più attraenti di tutta Europa. Parecchi italiani hanno deciso di trasferirsi in Bulgaria da pensionato, altri hanno pensato bene di delocalizzare qui la loro attività d'impresa, mentre i più giovani optano tuttora per il prosieguo dei loro studi in queste terre dell'Europa Orientale.

Ed il fatto che questa nazione sia particolarmente promettente lo si deve prima di tutto ad una pressione fiscale estremamente contenuta (la più bassa d'Europa!). Un sistema tributario che, come se non bastasse, è peraltro oggetto di una riforma che tende ad un suo ulteriore alleggerimento.

Secondo le ultime notizie, infatti, la Bulgaria è ormai pronta a ridurre del 31% le tasse necessarie per la costituzione di una nuova società: in sostanza, quanti volevano aprire una società a responsabilità limitata (Srl) erano costretti a versare 160 lev, mentre con le nuove misure la cifra sarà destinata a scendere a quota 110 lev; per una ditta individuale si passerà dagli attuali 30 a 30 lev, mentre per una società per azioni la quota delle tasse cadrà a 360 lev rispetto agli originari 460.

Ma c'è di più: qualora i documenti vengano trasmessi elettronicamente, le tasse da pagare si abbatterranno di un ulteriore 50%!

Il Governo sa bene come queste misure possano provocare una diminuzione delle entrate fiscali, ma quantomeno, dicono, "verranno stimolate le imprese". Sembra proprio che in Bulgaria debbano aver colto un principio tanto vecchio quanto efficace: meno tasse vuol dire più crescita, occupazione e benessere economico.