Quando sono realizzate strutture con pannelli fotovoltaici, uno dei problemi maggiori riguarda le superfici di spazio da occupare per le installazioni. Spesso, distese di campi o aree riqualificate...

In Belgio il fotovoltaico viaggia nei tunnel ferroviari

Servizi postato da redazione26 || 12 anni fa

Quando sono realizzate strutture con pannelli fotovoltaici, uno dei problemi maggiori riguarda le superfici di spazio da occupare per le installazioni. Spesso, distese di campi o aree riqualificate sono adibite a questo scopo, deturpando lo spazio circostante. Per superare questo problema si cerca di utilizzare sempre di più strutture preesistenti, dove integrare gli impianti fotovoltaici. Ci sono casi, dove a dare una mano, sono le stesse costruzioni realizzate dall’uomo intervenendo sull’ambiente, che possono essere utilizzate con scopi multipli.

Un utilizzo originale di spazi già occupati è stato fatto in Belgio, dove sono stati installati moduli fotovoltaici sopra un tunnel ferroviario. Il tratto ferroviario che collega Amsterdam a Parigi è occupato nell’area tra Schloten e Brasschaat quasi prevalentemente da una galleria coperta, costruita per proteggere i treni dal rischio di caduta degli alberi nelle zone boschive.

 Il progetto è nato dalla collaborazione tra soggetti privati e pubblici. Da una parte la società privata Enfinity, che ha installato i pannelli, dall’altra le amministrazioni pubbliche comunali dove passa il tunnel e la società nazionale delle ferrovie.

Il tunnel si estende per una lunghezza di oltre tre chilometri, lungo la superficie sono stati poggiati circa 16.000 pannelli monocristallini, nel complesso la superficie dell’impianto supera i  27.000 metri quadrati ed è in grado di produrre 3.300 MWh. Un quantitativo di energia in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 1000 famiglie, che viene riutilizzato a livello locale per far funzionare i treni. Gli sviluppi futuri di applicazioni come questa sono notevoli, riuscire a utilizzare a pieno spazi in parte già occupati non solo riduce di molto i costi d’investimento iniziale, ma impedisce anche di alterare altri spazi. Dal punto di vista ecologico è una vittoria su più fronti, si produce energia pulita, si riducono le emissioni di Co2 e si produce un considerevole quantitativo di energia. Sicuramente sarà un esperimento da sfruttare in molte altre aree, se si raggiungeranno accordi tra le amministrazioni pubbliche e le aziende private.