"Il richiamo del dirupo", pubblicato dall'editore Miraggi Edizioni è una miscellanea di musica, poesia e letteratura

"Il Richiamo del dirupo" è l'esordio potentissimo di Mìcol Mei, in libreria per Miraggi Edizioni

Letteratura postato da Granata Michela || 6 mesi fa

Il Pallido Rifugio – luogo protagonista del romanzo d’esordio di Mìcol Mei, Il richiamo del dirupo (Miraggi Edizioni) – è una grande casa vittoriana sospesa su una scogliera a picco sull’oceano, dove si incontrano e si scontrano quattro ruoli peculiari: una tennista che ha abbandonato la carriera, un giovane scultore che ha riscosso successo, una donna che ha perso le tracce della propria figlia, infine un ragazzo con la pelle blu, affetto da una malattia rara e sconosciuta. Tutti e quattro hanno risposto a un annuncio sul giornale, l’invito del misterioso e fantomatico proprietario della reggia, Felice Hernandez. L’ambiguo signore è in cerca di qualcuno che voglia trascorrere nel Pallido Rifugio un certo periodo di tempo, in cambio della redazione di un diario che testimoni e tenga conto delle lunghe giornate trascorse nella villa vittoriana. Ognuno di loro ha i propri motivi per fuggire, per isolarsi in un luogo letteralmente alla fine del mondo. Ma in quella casa persino il tempo sembra scorrere in modo diverso… tutto assume contorni e caratteristiche incerte, dove la realtà e la percezione del singolo sono in grado di confondere non solo i personaggi che attraversano la narrazione ma il lettore stesso, fino a farlo finire in un vortice di mistero e curiosità da cui gli sarà impossibile sottrarsi fino all’ultima pagina. Il misterioso proprietario del Pallido rifugio si chiama Felice Hernandez: su di lui e la sua famiglia ormai da tempo corrono voci che mescolano realtà e invenzione, leggenda e superstizione, anche se si può dire che nessuna sia mai stata confermata dai fatti. Come se appunto, Il Pallido Rifugio sia come incastrato tra un tempo e un non-tempo. Per i quattro soggiornanti prescelti per abitare temporaneamente il Pallido rifugio, la dimora si rivelerà l’occasione e il luogo effettivo di un iter psicologico e fortemente introspettivo, un profondo e intricato cammino verso la consapevolezza per comprendere le ragioni dei propri passi e del proprio vissuto. In un crescendo di tensione senza precedenti, attraverso una prosa magnetica e saggiamente intervallata da poesie e passi di inedita suggestione, Mìcol Mei rende il suo primo romanzo il tempio dell’arte, un’arte flessibile, che accoglie sotto la sua definizione qualsiasi cosa sfugga alla concreta comprensione dei quattro inquilini – e dello stesso lettore. Niente e nessuno in questa prima fatica letteraria viene trascurato e sottratto alla cura creativa di Mìcol Mei: inconfondibile la tridimensionalità dei luoghi descritti, al punto che al lettore sembra di attraversare e rivivere insieme ai protagonisti, le stesse angosce a cui devono sottoporsi i quattro singolari inquilini del Pallido rifugio; ma incredibili sono anche i personaggi, la loro costruzione, ciò che essi provano fedelmente alle loro persone, alle proprie paturnie e vissuti. Citazioni, poesie, testi tratti da celebri canzoni: Il Richiamo del dirupo è un’esplosione di arte e pathos che il lettore non può perdersi.