Con SEM (Search engine marketing) si intende quella branca del web marketing che applica le metodologie volte a generare traffico verso un sito e ad aumentare la sua visibilità. Tra queste tecniche c’è il SEO (Search engine optimization) che si occupa dell’ottimizzazione del sito, al fine di garantire un migliore posizionamento nei motori di ricerca.

L’obiettivo di queste operazioni è di fornire ai robot che indicizzano i siti nei motori di ricerca, la massima leggibilità del contenuto di una pagina. Si ritiene comunemente che la posizione di un sito sia buona quando è fra i primi dieci risultati di ricerca su parole chiave corrispondenti al suo tema.

Il SEO utilizza due modalità definite "white hat" e "black-hat". Il primo consiste nell’ottimizzazione basata sulla creazione di contenuti di qualità. Il metodo "black-hat", invece, cerca di aggirare l’ostacolo utilizzando tutti le tecniche disponibili, con il rischio di essere rimossi dai motori di ricerca.

Quasi tutto di un sito contribuisce a migliorare il posizionamento. La prima tecnica SEO da prendere in considerazione è la scelta delle parole chiave. Queste dovranno essere selezionate in base all’argomento della pagina web. Non devono essere troppo specifiche, perché si rischia che siano selezionate da pochi utenti, ma neanche toppo generiche perché si genererebbe una grande quantità di traffico non qualificato. E’ importante garantire la qualità e la pertinenza dei contenuti delle pagine web, in modo tale da fornire un’informazione differenziata e originale rispetto agli altri domini. Come per i titoli delle pagine e per i testi, le parole chiave del sito dovranno essere incluse anche nell’indirizzo URL.

Tale ottimizzazione rimane, comunque, un dominio difficile da quantificare in termini di risultati. Gli algoritmi che generano gli elenchi nei motori di ricerca sono in costante evoluzione, così molti webmaster preferiscono affidarsi ad esperti del settore.