In epoca medievale il matrimonio era diversamente disciplinato a seconda dei luoghi considerati e delle dominazioni in corso. Tuttavia i rituali prevalentemente seguiti furono quello germanico dei...

Il matrimonio in Italia dal Medio Evo a oggi

Cultura e Società postato da egolemweb || 7 anni fa

In epoca medievale il matrimonio era diversamente disciplinato a seconda dei luoghi considerati e delle dominazioni in corso. Tuttavia i rituali prevalentemente seguiti furono quello germanico dei Longobardi e quello di derivazione romana.

Il matrimonio germanico era sostanzialmente basato sull'istituto del "mundio", ovvero sul fatto che la donna per ogni suo atto doveva ottenere l'autorizzazione di un "mundualdo", fosse esso il padre o il marito: alla promessa matrimoniale fatta dall'uomo verso il mundualdo e al relatico conferimento di beni succedeva il matrimonio vero  e proprio con la consegna della donna e il suo conseguente passaggio sotto il nuovo "mundio". 

Il rito matrimoniale di derivazione romana si basava sostanzialmente su un rapporto di parità fra i coniugi, sul conferimento di beni dotali da parte della famiglia della sposa e su un apporto patrimoniale da parte del marito: originariamente la cerimonia avveniva solamente in presenza dei testimoni, ma col passare del tempo venne sempre più spesso introdotta la figura di un rappresentante ufficiale della pubblica autorità.

Con l'inizio del XII secolo, la graduale affermazione dei dogmi cattolici, che saranno poi proclamati nel concilio di Trento, aggiunse ai contenuti più specificatamente patrimoniali del matrimonio il principio etico dell'indissolubilità. Tale rito continuò a sussistere pressochè inalterato fino a quando, con la rivoluzione francese e il successivo Codice Napoleonico, la materia venne dettagliatamente disciplinata dallo Stato che separò decisamente le proprie disposizioni da quelle di tipo religioso.

In Italia, dall'unificazione fino al 1929, il regime matrimoniale fu regolato esclusivamente dalla legge civile, non riconoscendo lo Stato alcun effetto giuridico al amtrimonio religioso. allo stesso modo la Chiesa disconosceva qualunque matrimonio che non fosse stato celebrato secondo il proprio ordinamento.

La pratica della doppia celebrazione cessò appunto nel 1929 in seguito al concordato, stipulato fra lo Stato italiano e la Santa Sede l'11 febbraio di quell'anno, con il quale si istituiva il cosiddetto "matrimonio concordatario", ovvero un matrimonio religioso al quale venivano attribuiti anche effetti civili.

Con l'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana nel 1948 furono infine solennemente riconosciuti i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e venne sancita la completa egguaglianza morale e giuridica dei coniugi. Tali principi tuttavia non trovarono immediata e piena applicazione in quanto, sino alla riforma del diritto di famiglia nel 1975, il rapporto matrimoniale regolato dalla legge privilegiava notevolmente la posizione del marito.

Con la riforma sono state invece introdotte sostanziali modifiche al regilme familiare sia per quanto riguarda la completa equiparazione della donna all'uomo sia per quanto riguarda l'ampliamento delle possibilità di annullamento del vincolo e al nuovo regime patrimoniale. 

La Dott.ssa Barberis, presso il suo studio di Messina, offre consulenze psicodiagnostiche, sostegno psicologico, psicoterapia psicoanalitica, sia all’individuo che alla coppia. La terapia di coppia Messina è una delle molte problematiche di cui si occupa.