Lecce è una perla del Mezzogiorno italiano, un elegante e allo stesso tempo alternativo centro posto nel cuore di quello che viene definito il “Tacco d’Italia” e ideale punto di incontro tra l’universo...

Il decollo di Lecce

Diari di Viaggio postato da chiaram || 7 anni fa

Storia, arte, tradizione musicale, folclore e gastronomia si intrecciano in modo sublime, creando un caratteristico incrocio di fascinazioni e rimandi continui che solo all’interno del sistema – Salento acquistano coerenza e significato; così accade che a una casa vacanze a Gallipoli in cui soggiornano facoltosi e distinti turisti stranieri si stagli un pimpante b&b pieno di comitive di giovani, il tutto in un contesto assolutamente credibile e affatto anomalo.

 

La città ha saputo articolare e proporre un vasto numero di turismi apprezzati da frange di pubblico disomogenee, sviluppando attrazioni di nicchia e massificate e aprendo le proprie porte a visitatori di ogni provenienza geografica, età e stile. La costa salentina è centro nevralgico di un impianto ricettivo sempre più sviluppato su tutto il panorama salentino e che ha nelle straordinarie località sul mare il maggior elemento di interesse e che, tra Gallipoli e Otranto passando per Santa Maria di Leuca, diventa simbolo dell’estate italiana. Ma Lecce offre un tipo diverso di turismo, capace di registrare un alto numero di visite nella stagione estiva ma anche di dare seguito a ciò per tutto l’anno. Si tratta di una vera e propria conquista socio – economica eccezionale e imprevedibile fino a pochi anni fa, quando il turismo salentino si legava a doppio filo alle suggestività marine e, di conseguenza, a un flusso stagionale. Invece sono state riscoperte le masserie, trasformate in agriturismo in cui celebrare la genuinità della vita contadina di un tempo (non troppo lontano) e i prodotti autentici della tradizione culinaria leccese; l’aspetto artistico della città, ricchissimo e vario, ha trovato adeguata visibilità e sostegno da parte delle amministrazioni, proiettando Lecce nell’elite delle città d’arte italiane; la pizzica è uscita dalla minorità di genere, affermandosi come musica apprezzata anche dalle masse ed esportata anche all’estero.