Con la nuova riforma finanziaria da 47 miliardi di euro, che diventerà attiva tra soli 3 anni, sono attesi diversi cambiamenti, anche sul conto deposito titoli.

L’imposta di bollo passa così, questo però da subito, da 34,20 euro a 120 euro per tutti ( questo accadrà esattamente all'inizio del 2012).

Inoltre dal 2013 se verranno investiti meno di 50 mila euro si dovranno pagare 150 euro, mentre saranno richiesti 380 euro se il valore di portafoglio sarà da 51 mila euro in su.

Le conseguenze sui piccoli risparmiatori saranno sicuramente devastanti.

Il conto deposito titoli, è uno spazio virtuale in cui si custodiscono tutti i titoli, immateriali, che sono di proprietà dell’investitore, Bot compresi.

Una stangata al ribasso quindi per chi sta tentando di far fruttare quei pochi titoli che possiede in banca, che si troverà sicuramente a pagare più tasse degli attesi rendimenti.

Nella manovra, il governo ha lasciato però fuori i titoli di Stato dal rialzo della tassazione sulle rendite finanziarie per scongiurare una fuga degli investitori.

Ma i rincari per i risparmiatori non finiranno qui: in arrivo anche l'aliquota unica al 20%, che verrà applicata sulle rendite finanziarie originate da tutti gli strumenti (azioni, obbligazioni, fondi, Etf, pronti contro termine e polizze), attualmente tassati al 12,5%, ad eccezione dei titoli di Stato (BoT, CcT, CTz e BTp) che continueranno a mantenere il 12,5%.

Insomma questa manovra finanziaria, originata per cercare nuove risorse finanziarie per il nostro governo, purtroppo come al solito metterà sul lastrico molti soggetti, che forse per una volta decideranno di ritirare tutti gli investimenti, a favore del loro caro materasso!