Trump gli promette colonie e l'ambasciata Usa a Gerusalemme. Ma il premier israeliano è sotto inchiesta, rischia l'impeachment per corruzione ed è isolato da tutti sulla Palestina. Luci e ombre sul...

Estero postato da thebirdnews || 7 anni fa

Trump gli promette colonie e l'ambasciata Usa a Gerusalemme. Ma il premier israeliano è sotto inchiesta, rischia l'impeachment per corruzione ed è isolato da tutti sulla Palestina. Luci e ombre sul suo futuro.

l primo colpo in canna i giudici lo hanno sparato con la condanna per omicidio del soldato israeliano Elor Azaria che nel 2016, nella città contesa di Hebron, si accanì su un palestinese già ferito e immobilizzato, sparandogli alla testa: un caso che ha spaccato l'opinione pubblica. Il secondo, per il premier Benjamin (“Bibi”) Netanyahu potrebbe arrivare dopo l'interrogatorio fissato in procura il 6 gennaio 2017. Il leader conservatore del Likud ha ricompattato il suo partito, al governo con l'estrema destra, chiosando: «Non c'è nulla, non troveranno nulla».

VERSO SVILUPPI CLAMOROSI? Eppure, per le voci critiche, dagli approfondimenti dei magistrati potrebbe scaturire un secondo filone d'inchiesta, ben più grave di quello per appropriazione indebita su una serie di «doni illegali», regalie elargite dall'imprenditore e lobbista ebreo americano Ronald Lauder - vicino a Donald Trump -, del valore di decine di migliaia di euro, che il premier israeliano ha in parte ammesso di aver accettato quando non era a capo di esecutivi. All'inizio dell'anno Netanyahu è stato ascoltato per tre ore dalla magistratura nella sua residenza a Gerusalemme. «Sviluppi clamorosi» potrebbero esserci dall'8 gennaio.

SCONTRI SCOPPIATI A TEL AVIV. Il premier accusa media e opposizione di aver imbastito una congiura contro di lui. Si dice sicuro, ma lo attende uno shabbat di fuoco: migliaia di sionisti agitano le piazze contro il verdetto filopalestinese. Ci sono scontri a Tel Aviv e altre brutte notizie potrebbero rovinare la festa pregustata da “Bibi” e dai partiti dei coloni, suoi alleati, di Casa ebraica e degli ultraortodossi sionisti sefarditi, con l'insediamento il 20 gennaio di Trump alla Casa Bianca.

Fonte: http://thebird.altervista.org/il-2017-di-netanyahu-un-bivio-tra-ascesa-e-caduta/