In un momento di forti incertezze su titoli di stato ed azioni, gli analisti sono tutti concordi nell’affermare che ad oggi, l’unico investimento in grado di coniugare sicurezza e convenienza è il...

Finanza postato da lucabozzi || 10 anni fa

In un momento di forti incertezze su titoli di stato ed azioni, gli analisti sono tutti concordi nell’affermare che ad oggi, l’unico investimento in grado di coniugare sicurezza e convenienza è il conto deposito. Ai suggerimenti degli analisti fanno eco i dati che vengono da settore bancario, che parlano di un vero e proprio boom di richieste per questi prodotti, scelti già da quasi 4 milioni di italiani con un ritmo di crescita di quasi un milione di nuovi conti deposito aperti ogni anno.

I motivi del boom

I motivi di questo boom sono da ricercare innanzitutto nella redditività dei conti deposito, gli unici attualmente in grado di offrire un tasso di interesse attivo medio dell’ordine del 3%. Può sembrare poco ma ci sono vari fattori che vanno calcolati: il primo è che attualmente nessuna altra forma di investimento “sicuro” è in grado di garantire questi tassi di interesse. Se si guarda ad esempio ai conti correnti, nella migliore delle ipotesi si trovano tassi di interesse attivi dell’ordine dello “zero virgola”, subito annientati dal bollo e dalle solite spese di gestione. I titoli di Stato, seppur sicuri, offrono un margine medio di guadagno del 2%. E quindi a questo punto meglio puntare sui conti deposito, che oltre ad avere un tasso di interesse maggiore, beneficiano dal 2012 di una tassazione ridotta dal 27 al 20%. La “sicurezza” dei conti deposito riguarda sia il tasso di interesse attivo, che è garantito per tutto il periodo di maturazione del denaro, sia il conto stesso; infatti, in caso di fallimento della banca il depositante viene rimborsato per le cifre fino a 100 mila euro grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Vincolato o svincolato?

L’unico fattore di dubbio riguardo ai conti deposito è la scelta tra la forma vincolata e quella svincolata. La differenza tra le due è che nel primo caso il cliente che di decide di aprire un conto deposito rinuncia alla proprietà del denaro per un periodo di tempo prefissato, lasciando alla banca la “libertà” di poter investire le somme depositate come meglio crede. Una libertà che ovviamente la banca ripaga, in qualche modo, garantendo al cliente un tasso di interesse attivo normalmente più alto di quello dei conti deposito svincolati. In media il maggior guadagno è dell’ordine del 33% circa. Va sottolineato che anche nel caso di deposito vincolato l’utente ha facoltà di richiedere indietro in ogni momento il suo denaro: quello che accade in questi casi è che o la banca applica una penale per il recesso anticipato oppure, semplicemente, non riconosce al cliente gli interessi maturati sino a quel momento.

Fonte: http://www.conticorrentiaconfronto.it/aprire-un-conto-deposito