ESET Italia consiglia di prestare sempre la massima attenzione durante la navigazione oltre a proteggere i propri sistemi con un software di sicurezza proattivo e affidabile

Informatica postato da Egiuliano || 6 anni fa

Nel corso dell’anno passato il motore di ricerca ha provveduto a eliminare circa 100 annunci pubblicitari al secondo, quindi oltre 3,2 miliardi che violavano le policy aziendali, quasi il doppio rispetto al 2016.

Le pubblicità rimosse sono quelle che nascondono attività malevole e phishing create per poter sottrarre dati sensibili all’utente o quelle trick-to-click che inducono l’internauta a cliccare su un’immagine che sponsorizza un determinato prodotto, ma che li dirotterà su siti diversi con altre finalità.

Sono stati rilevati e rimossi oltre 79 milioni di annunci che conducevano verso indirizzi contenenti in realtà malware, azione che ha permesso di identificare ben 400.000 siti pericolosi.

Le pubblicità trick-to-click eliminate nel corso del 2017 sono state 66 milioni, e 48 milioni quelle rimosse che cercavano di indurre gli utenti a scaricare software indesiderati.

Un’altra attività registrata da Google riguarda il tabloid cloaking, ovvero quegli annunci che sponsorizzano notizie eclatanti come guadagni sensazionali in pochi minuti, ma che in realtà dirottano verso siti promozionali o comunque non collegati alla notizia originaria.

Come riportato da un portavoce di Big G “L’anno scorso abbiamo sospeso più di 7.000 account AdWords accusati di aver violato la norma relativa. Nel 2016 erano stati 1.400”.

Un’altra attività che viola le policy del colosso di Mountain View è lo scraping, ovvero il tentativo di trarre profitto riportando notizie o contenuti da siti legittimi, per questo Google ha “bloccato oltre 12.000 siti nel 2017”.

Il rapporto si conclude con una dichiarazione della società in cui viene spiegato come “Aggiorniamo costantemente le nostre norme ogni volta che vediamo emergere nuove minacce – Lo scorso anno abbiamo aggiunto 28 nuove norme per gli inserzionisti e altre 20 norme per i publisher, proprio per poter contrastare queste nuove minacce e migliorare l’esperienza pubblicitaria online”.

Fonte: https://blog.eset.it/2018/03/google-rimuove-le-pubblicita-ingannevoli/