La Chiesa di Scientology di Roma rinnova il suo sostegno e l'impegno ai diritti umani fondamentali con una serata all'insegna del “rispetto, sicurezza e dignità per tutti”

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE

Cultura e Società postato da riformesociali || 6 anni fa

Giovedì 21 settembre, dalle ore 18, si è celebrata presso la Chiesa di Scientology di Roma in via della Maglianella 375, una serata per Giornata Internazionale della Pace, quest'ultima istituita dalle Nazioni Unite il 30 novembre 1981. Il titolo dell'incontro ha ripreso il tema dettato dalle Nazioni Unite per l'edizione del 2017 di questa giornata: Diritti Umani, Rispetto, Sicurezza e Dignità per tutti.

 

Ha dato il benvenuto il sig. Fabrizio D'Agostino, Direttore Affari Pubblici della Chiesa di Scientology di Roma, che ha ricordato l'impegno costante, sin dalla fondazione della prima chiesa ufficiale nel 1954, che le Chiese di Scientology profondono nella promozione e nella difesa dei diritti umani, i quali trovano esplicita espressione nel Credo della Chiesa di Scientology. Ha quindi illustrato brevemente il programma multimediale educativo e laico che la Chiesa di Scientology Internazionale ha ideato e che sostiene attraverso il gruppo Uniti per i Diritti Umani, quale iniziativa a lungo termine per creare la cultura dei diritti naturali, affinché i futuri leader della società, qualsiasi ruolo rivestano, siano animati nelle loro azioni dalla pratica e rispetto dei diritti fondamentali.

 

Il prof. Antonio Saccà, sociologo e scrittore, ha presentato il suo libro Il Labirinto di Sisipo. Il prof. Saccà, con l'intensa e chiara dialettica espositiva che gli è propria, ha illustrato la necessità per ogni singolo essere umano di vivere una vita intensa, volta alla felicità e fuori dall'ordinario, per realizzare qualcosa di concreto e utile come unico antidoto al mero affidamento alla tecnologia, capace oggi giorno di suscitare guerre inimmaginabili. Se la tecnologia supera se stessa in un costante miglioramento, non può che distruggere l'umanità, finendo per esser utilizzata dai pochi per schiavizzare i molti. Se l'umanità supera sé stessa nel suo slancio e nella sua natura di esser al mondo per creare la felicità, la stessa tecnologia verrebbe usata per creare un mondo di pace dove l'umanità può vivere, un mondo dove si lavora per l'interesse di tutti.

 

La cantautrice Tiziana Stefanelli ha presentato il video musicale La violenza va denunciata del duo acustico Cykwa, da lei formato assieme al chitarrista Riccardo Paci, anch'egli presente alla serata. Risultato del suo impegno con i centri antiviolenza per tutelare i diritti delle donne, Tiziana Stefanelli ha presentato il suo personale studio dei testi delle canzoni d'amore attraverso i secoli, dal 1600 ad oggi, per mostrare come ad una lettura superficiale sfugge come molte di queste liriche possano instillare una cultura dell'amore come possesso, favorendo la cultura della violenza come risposta alla fine, reale o temuta, di una relazione. La conclusione di Tiziana Stefanelli è stata che se la musica può esser veicolo di cultura, allora può e dovrebbe esserlo anche per educare i giovani ai diritti umani, al rispetto e alla cultura delle dignità per tutti. Ha quindi mostrato il video musicale La violenza va denunciata, realizzato con il patrocinio delle istituzioni, ricordando che i fondi della vendita del relativo DVD vanno a supportare le iniziative dei centri antiviolenza.

 

La poetessa Antonella Laviola, ministro della Chiesa di Scientology di Roma da oltre 30 anni, ha invece letto le sue poesie, declinando versi per i diritti umani: risonanti di profonda cultura e sensibilità per la libertà e la felicità del prossimo, le sue rime hanno celebrato il trionfo della vita sulle sofferenze, le violenze e le ingiustizie.

 

Ha concluso la serata il giovane ed esordiente scrittore Davide Bortoluz. Davide è stato presentato per il suo impegno nel rendere reale il diritto alla libertà di espressione. Il suo libro Il Tuo Messaggio, sua opera prima, è il risultato di un percorso che inizia con la domanda che egli si pose su come aiutare un'altra persona a raccontare la sua storia ad una persona cara, nella convinzione che ogni individuo ha una storia interessante da raccontare, ma che non sempre è facile dare inizio ad un flusso di pensiero e ordinare le idee di fronte al foglio bianco. Con Il Tuo Messaggio Davide Bortoluz racconta la sua storia, immaginandosi un padre che racconta la sua vita al figlio. I capitoli della sua storia si ripetono in conclusione del libro, ma stavolta sono dei consigli a chi vorrà scrivere la sua personale storia, a chi vorrà dare il suo personale messaggio. ----