Si chiamerà Garanzia per l’Inclusione (GIL) la misura di contrasto alla povertà a cui sta lavorando il Governo. Essa andrà di fatto a sostituire quella attualmente in vigore, ossia il Reddito di Cittadinanza.

Italia postato da biomeglio || 1 anno fa

L’esecutivo, in questo modo, ripensa l’idea, fino a qualche tempo fa fortemente sostenuta, di abolire il RDC, introducendo uno strumento nuovo, in qualche modo analogo, ma diverso sotto diversi punti di vista, a cui si accompagneranno altre due ulteriori forme di sostegno. In questo articolo, pertanto, vi illustreremo tutto ciò che c’è da sapere, per ora, sulla bozza della Garanzia per l’Inclusione, a cui sta lavorando il Governo. Garanzia per l’Inclusione: di cosa si tratta? Come abbiamo già avuto modo di anticipare, la Garanzia per Inclusione è il nuovo strumento che dal 1 gennaio 2024 andrà a sostituire il Reddito e la Pensione di Cittadinanza. Sebbene fosse stato annunciato un totale stravolgimento della misura, sulla base di quanto emerge, GIL e RDC non sono così differenti, se non per la previsione di un Isee più basso, necessario per accedere al beneficio. Per quanto concerne i destinatari, in un primo momento, quando ancora si ipotizzava una misura che avrebbe dovuto chiamarsi MIA, si valutava l’idea di prendere in considerazione le singole persone e non, come per il RDC, i nuclei familiari. Sembra, però, che la misura sarà ancora destinata a questi ultimi. Per quanto concerne la soglie reddituale richiesta, infatti, la GIL prevede un’ulteriore riduzione, già operata dagli interventi effettuati con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023 (la soglia Isee per i percettori del RDC attualmente è di 9.360 euro). A parte questo dettaglio, la nuova misura non è molto diversa dal Reddito di Cittadinanza.

Fonte: https://posizioniaperte.com/garanzia-per-linclusione-ecco-il-nuovo-reddito-di-cittadinanza/