Dopo una settimana molto positiva per la sterlina britannica, è arrivato anche il tempo di un deciso calo. Il pound aveva raggiunto anche quota 1,27 sul dollaro (i massimi da due mesi) ma oggi c'è...

Forex, giornata amara per la GBP. Calo diffuso nei confronti delle altre valute

Finanza postato da serpentediterra || 7 anni fa

Dopo una settimana molto positiva per la sterlina britannica, è arrivato anche il tempo di un deciso calo. Il pound aveva raggiunto anche quota 1,27 sul dollaro (i massimi da due mesi) ma oggi c'è stata una discesa anche sotto quota 1,26 nel forex.

Il calo della sterlina nel Forex

Il nuovo scossone alla sterlina nel Forex lo hanno casuato i dati macro resi noti oggi. Il primo report riguardava l'Indice Halifax dei Prezzi Immobiliari, il cui dato ha evidenziato a novembre un incremento dello 0,2% su base mensile. Una situazione in linea con le aspettative degli analisti.

I dati più negativi arrivano però dal dato macro riguardante la produzione manifatturiera, dove c'è stato un calo molto forte, visto che su base mensile si registra un -0,9%, làddove gli analisti prevedevano un incremento dello 0,2%. Il secondo dato negativo riguarda poi la produzione industriale, che ha registrato un calo del 1,3%, contro un'attesa degli analisti che era dello 0,2%.

A seguito di questi dati, la sterlina è andata giù nel forex market. A metà mattinata le perdite della valuta britannica sono state considerevoli rispetto alle altre valute principali del paniere Forex. Ad esempio nei riguardi del dollaro il pound è sceso sotto quota 1,26 secondo i dati Plus500: il cross Gbp-Usd segna adesso 1,2591 (qui puoi approfondire il discorso su Plus500 opinioni). Andamento simile anche nei riguardi dell'euro: anche in questo caso la sterlina cala di circa lo 0,70%.

Sullo sfondo c'è sempre il problema relativo alla Brexit. L'incaricato dalla Commissione di gestire i negoziati per la Brexit, ovvero Michel Barnier, ha sottolineato che gli accordi per l'uscita dalla UE da parte della Gran Bretagna si dovrebbero completare entro la fine del 2018. Non sarà consentito ai britannici di scegliere selettivamente quali privilegi tenere e quali obblighi abbandonare. Dall'altra parte la premier Theresa May ha risposto che il governo mira a un accordo ambizioso ed alle condizioni migliori possibili.